Acque di balneazione, al via i controlli di Arpae
Come definito nell'Ordinanza balneare n. 1/2019 della Regione Emilia-Romagna, nell'ambito della stagione balneare "estiva" viene effettuato il controllo delle acque di balneazione a garanzia della salute dei bagnanti, dal 25 maggio al 30 settembre 2019.
Sono iniziati il 20 maggio i controlli effettuati da Arpae sulla qualità delle acque di balneazione, come previsto dal D.Lgs. 116/08. Si tratta del campionamento pre-stagione previsto al c.1 dell´Allegato IV al D.Lgs. 116/08, da effettuarsi prima dell´inizio della stagione balneare, per accertare le condizioni igienico-sanitarie delle acque.
Gli esiti delle analisi saranno disponibili sul sito web nelle pagine di dettaglio delle singole acque non appena approvati dal laboratorio della Struttura Oceanografica Daphne. Successivamente sarà pubblicato il Bollettino stagionale relativo al primo campionamento.
Il monitoraggio delle acque di balneazione è affidato ad Arpae Emilia-Romagna, che effettua il prelievo dei campioni e le analisi microbiologiche presso il Laboratorio della Struttura Oceanografica Daphne di Cesenatico.
I campionamenti sono effettuati secondo il calendario fissato dalla Regione Emilia-Romagna e trasmesso al Ministero della Salute e alla Commissione UE, prima dell’inizio della stagione balneare.
Le acque marine di balneazione lungo il litorale dell´Emilia-Romagna per il 2019 sono complessivamente 97.
Il punto di monitoraggio è fissato all’interno di ciascuna acqua marina di balneazione dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento.
La classificazione delle acque marine di balneazione della Regione Emilia-Romagna, sulla base delle analisi eseguite nel quadriennio 2015-2018, risulta di qualità “eccellente” per 88 acque di balneazione, "buona" per 7, e "scarsa" per 2, secondo quanto contenuto nella DGR 2093 del 10/12/2018 della Regione Emilia-Romagna.
Balneazione in acque dolci
In tutto il territorio dell´Emilia-Romagna non risultano acque interne individuate come acque destinate alla balneazione per cui sui fiumi e laghi della regione non viene effettuato il monitoraggio per la tutela della salute dei bagnanti.