Strumenti utente

Amianto, scade il 22 giugno il bando per la sicurezza nelle scuole

L'assessora regionale all'Ambiente Priolo: "Tutela di ambiente e salute"

Via l’amianto dalle scuole. La Regione interviene di nuovo con un impegno di oltre 8,7 milioni di euro per riqualificare e mettere in sicurezza gli istituti scolastici di ogni ordine e grado da Piacenza a Rimini, con contributi che serviranno a coprire il 100% delle spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto.

Una nuova iniezione di risorse nel segno della sostenibilità ambientale, in grado di far partire anche molti cantieri con un indubbio beneficio in termini di occupazione, e che rientra nel quadro della ‘cura’ contro l’asbesto ingaggiata dall'Emilia-Romagna da più di 17 anni con oltre 30 milioni di euro già investiti.

"Grazie a queste risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione- sottolinea l'assessora all'Ambiente della Regione, Irene Priolo- potremo liberare altri edifici dall'amianto e dare ai nostri studenti ambienti più sicuri e salubri. Continua così il nostro impegno per unire la tutela dell'ambiente, della salute e del lavoro. E con i nuovi cantieri che apriranno contribuiamo a dare una nuova spinta alla ripresa delle attività dopo il lungo lockdown causato dall’emergenza coronavirus”.

Il bando (in scadenza il 22 giugno 2020)

Il nuovo bando è indirizzato agli enti pubblici proprietari degli edifici scolastici in cui siano presenti manufatti in cemento-amianto da rimuovere, o già rimossi con spese sostenute a far data dal 1° gennaio 2014, che potranno inviare dal 19 maggio al 22 giugno 2020 una manifestazione di interesse compilando un’apposita scheda online.

I riferimenti normativi sono consultabili nella delibera di Giunta n. 476 (pdf, 654.48 KB) del 11 maggio 2020 pubblicata sul BUR n. 155 parte seconda del 15/05/2020.

Complessivamente, ammontano a 8.796.062,87 di euro le risorse a disposizione degli enti pubblici proprietari di edifici scolastici in cui sono presenti manufatti in cemento-amianto da rimuovere. I contributi potranno essere richiesti per edifici non in disuso, adibiti a nidi e scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di primo e secondo grado, università, incluse le strutture di pertinenza alle attività svolte (palestra, biblioteca, ecc...).

Il contributo massimo è del 100% del costo ammissibile a finanziamento senza limite di importo.

Sono ammesse esclusivamente le spese relative alla rimozione e smaltimento amianto - sostenute a partire dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2025 - ovvero, le spese connesse alle attività di rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto in matrice cementizio e/o resinosa e le spese tecniche e di pubblicità entro il limite del 10% dell’importo dei lavori/servizi  (come, quelle relative agli incentivi al personale interno per le funzioni tecniche previste dalla normativa, quelle per l’assegnazione di incarichi a professionisti esterni, …).

Gli Enti pubblici potranno presentare la manifestazione d’Interesse compilando apposita modulistica e inviandola dal 19 maggio al 22 giugno 2020 all'indirizzo pec: servrifiuti@postacert.regione.emilia-romagna.it

La Regione Emilia-Romagna, dopo una fase istruttoria, redigerà una graduatoria provvisoria degli interventi finanziabili, dando priorità alle scuole già mappate, che sarà inviata al ministero per l’approvazione della graduatoria definitiva.

Gli Enti selezionati dovranno presentare, entro 3 mesi dall'invito, il progetto esecutivo e la delibera di approvazione del progetto stesso con l’indicazione dei mezzi di copertura finanziaria per il completamento dell’intera opera.

I contributi saranno corrisposti in una unica soluzione a saldo a seguito della rendicontazione finale delle spese ammissibili

Per quanto riguarda le scadenze, gli enti pubblici dovranno assumere entro il 31 luglio 2021 l’obbligazione giuridicamente vincolante (Ogv) e inviare la rendicontazione finale entro 31 luglio 2025.

Per ogni informazione si può consultare il regolamento sul sito della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dell'Ambiente.

La misura rientra nel Programma previsto dal “Piano Operativo Ambiente Fsc 2014-2020” di competenza del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.