Analisi dei macroinvertebrati bentonici negli ambienti fluviali
Si è svolto dal 18 al 20 settembre 2024 a Porretta Terme (Bo) il decimo confronto interlaboratorio rivolto a personale esperto di analisi dei macroinvertebrati bentonici in ambienti fluviali.
Il confronto, nato nel 2012 e organizzato negli anni da Centro italiano studi di biologia ambientale (Cisba), Ispra e Arpae Emilia-Romagna con il patrocinio di AssoArpa, si basa su quanto indicato dal capitolo 2 del Manuale e linee guida Ispra (Mlg) 153/2017 “Qualità del dato nel monitoraggio biologico: macroinvertebrati delle acque superficiali interne”.
La prova interlaboratorio è finalizzata alla valutazione della prestazione degli operatori in relazione alla sola fase di analisi degli organismi, facendo riferimento a quanto indicato nelle norme europee UNI EN 14996:2006, UNI EN 16101:2012 e UNI CEI EN ISO/IEC 17043:2010. Per questo tipo di indicatore biologico impiegato nel monitoraggio ambientale, la qualità finale del dato è strettamente connessa all’abilità dell’operatore nella fase di analisi successiva al campionamento: identificazione tassonomica e conteggio dei taxa.
Il confronto è articolato in due fasi:
- attività sul campo: identificazione tassonomica e conteggio delle abbondanze in campo famiglia o genere
- attività in laboratorio: conferma tassonomica degli organismi raccolti.
Ai fini della valutazione della prestazione degli operatori coinvolti, all’interno dell’organizzazione del confronto è impiegato un gruppo indipendente (expert panel - Ep), che ha il compito di redigere la lista di riferimento utilizzata per il confronto con la lista redatta dai singoli partecipanti.
La prestazione degli expert panel è tenuta sotto controllo attraverso l’organizzazione di specifici confronti interlaboratorio tra Ep (capitolo 3 Mlg Ispra 153/2017), la cui quarta edizione si è tenuta a giugno del 2024 e ha visto la partecipazione di 7 coppie di expert panel, provenienti da diverse Agenzie ambientali (Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Toscana) e dal settore privato operante nel campo del monitoraggio ambientale.
La presenze di personale privato che si occupa di monitoraggio ambientale, e che negli anni ha partecipato anche ai confronti interlaboratorio tra operatori, è stata una costante per tutte le edizioni organizzate sino a oggi.
Ai fini della classificazione dei corpi idrici secondo la direttiva quadro Acque l’oramai consolidato percorso avviato nel 2012 è un tassello importante per giungere alla validazione dei risultati attraverso l’assicurazione del dato e la verifica della capacità degli operatori preposti all’esecuzione del metodo. In parallelo, permette di armonizzare i comportamenti in campo dei diversi gruppi nazionali garantendo la comparabilità dei dati come richiesto dalla direttiva, in affiancamento alla formazione e all’aggiornamento in continuo.