Strumenti utente

Tutela delle acque potabili, nuovi strumenti dal progetto boDerec-CE

Il 2 marzo 2022 si terrà la Conferenza finale di progetto sul tema degli inquinanti farmaceutici e cosmetici

Il progetto Interreg Central Europe boDerec-CE sta volgendo al termine. Le attività realizzate nel corso dell’iniziativa verranno riassunte e utilizzate per realizzare la Trast-Ppcp (Transnational strategy for Ppcp mititgation in drinking water), una strategia transnazionale per la mitigazione dei cosiddetti Ppcp (prodotti farmaceutici, cosmetici e per la cura della persona) nelle acque potabili. 

La Trast-Ppcp verrà presentata durante la conferenza finale del progetto, in programma online il 2 marzo 2022.

Arpae (con il Servizio idrografia e idrologia regionale e distretto Po) e l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po parteciperanno alla conferenza internazionale in qualità di partner italiani del progetto.

Il progetto boDerec-CE

Le attività sono state realizzate nell’ambito del progetto boDerec-CE al fine di riscontrare l’eventuale presenza di Ppcp nelle risorse idriche destinate a uso potabile. Il progetto ha l'obiettivo di supportare le attività quotidiane di fornitori e gestori dei servizi idrici attraverso la fornitura di strumenti, prodotti e linee guida per l’identificazione e la valutazione di problemi legati alla eventuale presenza di Ppcp nelle acque potabili. 

In particolare è stato fatto un monitoraggio in otto siti pilota: Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Croazia, Italia e Germania. Il numero di sostanze controllate è cresciuto progressivamente e nell’ultimo anno sono state analizzate 114 sostanze incluse tra i contaminanti emergenti, in particolare prodotti farmaceutici, cosmetici e per la cura della persona. In totale sono stati prelevati 267 campioni non solo nei bacini idrografici, ma anche in corrispondenza delle diverse fasi dei processi di trattamento delle acque, in modo da poterne valutare l’efficienza di rimozione. 

I risultati del progetto 

I risultati ottenuti mostrano che l’inquinamento da Ppcp è una forma diffusa di inquinamento delle acque superficiali e in parte anche delle acque sotterranee dell’Europa centrale. In tutti i fiumi di maggiori dimensioni, la natura dell’inquinamento risulta molto simile, in termini sia varietà sia di concentrazione dei medicinali individuati.

“Esempi tipici sono la metformina, usata per trattare il diabete, e il Deet, repellente per insetti, la cui presenza è stata rilevata in tutti i fiumi oggetto di monitoraggio con concentrazioni che vanno dalle decine alle centinaia di ng/l - ha sottolineato il leader del Work Package T2 Monitoraggio, Zbynek Hrkal dell’Università Ceca di Scienze della vita -. Risulta chiaro che l’efficienza degli impianti di trattamento delle acque reflue convenzionali è relativamente bassa e che le acque reflue trattate, scaricate nei corsi d’acqua, possono contenere diverse sostanze incluse tra i Ppcp, in concentrazioni comprese tra le decine e le centinaia di ng/l. Pertanto queste sostanze possono essere presenti nelle acque destinate ai trattamenti di potabilizzazione e nelle acque da immettere nelle reti di acque potabili, come è stato dimostrato dai risultati della campagna di monitoraggio del progetto boDerec-CE”.

Tra le attività svolte nei siti pilota rientrano studi di modellazione, finalizzati a tracciare i possibili percorsi e le possibili modalità trasporto dell’inquinamento, dalla sorgente fino ai punti di prelievo delle acque, e a identificare i principali fattori che determinano l’andamento della concentrazione dei Ppcp nelle acque. 

Durante le tavole rotonde e le altre attività dei gruppi di discussione, realizzate nell’ambito del progetto, i partner hanno presentato le possibili sorgenti di inquinamento da Ppcp nelle acque. “Poiché in tutto il mondo l’utilizzo dei medicinali aumenta di anno in anno, abbiamo chiesto ai partecipanti alle discussioni come si liberano dei prodotti farmaceutici inutilizzati o scaduti. Sfortunatamente la maggior parte di coloro che hanno risposto hanno ammesso che è pratica comune gettarli tra i rifiuti o nelle acque di scarico - ha aggiunto il manager della Comunicazione del progetto, Joanna Czekaj, dell’Università della Slesia (Polonia) -. Il progetto boDerec-CE non solo ha lo scopo di accrescere le conoscenze e di supportare i gestori dei servizi idrici, ma anche di accrescere la consapevolezza di tutte le persone in merito. Dall’inizio del progetto, abbiamo implementato attività di comunicazione supplementari per raggiungere i nostri obiettivi”.

La conferenza finale

La conferenza, organizzata dalla società Acquedotti della Slesia PLC (Polonia) e dall’Università ceca di Scienze della vita (Repubblica Ceca), partner di progetto, sarà l’occasione per fare il punto dei risultati ottenuti e prevede una sessione dedicata al gruppo di esperti internazionali sul tema degli inquinanti farmaceutici e cosmetici (Ppcp) negli ambienti acquatici e nei sistemi idrici. Si terrà il 2 marzo 2022 online.

Le informazioni e le modalità per partecipare alla conferenza finale sono qui:

Per contribuire al progetto, è possibile rispondere a un questionario anonimo sull’uso e sullo smaltimento dei farmaci.

Approfondimenti: