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Bonificate 42 discariche abusive in 27 mesi

La relazione del Commissario straordinario per le bonifiche: l'Italia risparmia 34 milioni di euro di sanzioni

Cinque semestri, due anni e mezzo di lavoro, 42 siti da nord a sud in tutta la penisola, restituiti ai territori. Ad oggi, su 81 discariche consegnate nelle mani del Commissario di Governo per la bonifica dei siti inquinati, più della metà sono stati portati fuori dalla procedura di infrazione, permettendo all’Italia di risparmiare 16 milioni e 800 mila euro ogni anno negli ultimi due anni. La sanzione si è ridotta dai 42 milioni ogni sei mesi del 2014 agli attuali 8 milioni.

È questo il risultato del lavoro della Struttura di missione, istituita a marzo 2017, per azzerare il debito contratto con l’Europa.

A guidare la task force composta da Carabinieri e insediata presso il CUFA (Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari), il Generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà, che attraverso le attività effettuate con la squadra creata ad hoc e messa a disposizione del Ministero dell’Ambiente dall’Arma dei Carabinieri, ha centrato gli obiettivi fissati nel cronoprogramma.

Il lavoro svolto nell’ultimo semestre dall’Ufficio del Commissario è stato dettagliatamente descritto all’interno della quarta relazione semestrale, presentata alla stampa nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Comandante del CUFA, il Generale C.A. Ciro D’Angelo e il rappresentante di Ispra Sergio Pascarella.

Presentare questo importante documento alla stampa – ha detto il Generale Vadalà – avvalora il principio di trasparenza al quale abbiamo ispirato la nostra missione. Farlo assieme al Ministro Costa e al Direttore dell’Ispra, nostro partner tecnico-scientifico, alla presenza del Comandante del CUFA, Ciro D’Angelo, conferma l’importanza della sinergia alla base della strategia che guida questa struttura. Regioni, Comuni, Agenzie regionali per l’ambiente hanno risposto senza esitazione all’invito di questo Commissariato a recuperare porzioni di territorio. L’obiettivo non è solo decontaminarli, ma anche restituirli ai cittadini più belli e funzionali e assicurando nel contempo i necessari e indispensabili livelli di legalità delle gare e regolarità degli iter amministrativi di tutela tramite i Protocolli siglati con il Ministero dell’Interno e con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Se non ci fosse stata la risposta immediata da parte di tutti gli Enti e Istituzioni coinvolti non avremmo mai potuto ottenere questi risultati e quindi porre in sicurezza, in 27 mesi, ben 42 siti, riducendo corposamente la sanzione annuale. In questo contesto l’Arma dei Carabinieri è strumento essenziale e aggiungerei imprescindibile per la nostra missione”.

"Le sinergie sono importanti per avere risultati efficaci – ha affermato il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Il lavoro congiunto del mio dicastero con la task-force guidata dal Generale Giuseppe Vadalà ha dato buoni frutti, che consentono all’Italia di rimettersi in pari con l’Unione Europea per quanto riguarda le procedure d’infrazione, con un notevole risparmio economico e indiscutibili vantaggi per l’ambiente e la salute dei cittadini. Proseguiamo su questa strada virtuosa”.

Sicurezza e celerità sono punti cardine della struttura di missione, che ha siglato ben 31 protocolli con 14 stazioni appaltanti, compilato e adottato il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione (PTPC) e ora si avvia spedita verso la conclusione di altri 8-12 interventi su altrettanti siti da portare fuori dalla procedura di infrazione entro dicembre 2019.

Vedi anche l'articolo "Siti di discarica abusiva, una questione di legalità", pubblicato su Ecoscienza 1/2019