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Campi elettromagnetici e 5G, il servizio in Ecoscienza 4/2019

Arriva il 5G, siamo pronti? Prospettive e incognite della nuova generazione di comunicazione mobile

La tecnologia 5G potrebbe rappresentare una nuova rivoluzione della comunicazione mobile, che non si limita a un incremento della velocità di connessione: basti pensare che il 5G è ritenuto un elemento chiave, tra le altre cose, per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della Internet of things, della guida autonoma dei veicoli. Come ogni innovazione tecnologica, anche il 5G porta con sé una serie di incognite e suscita preoccupazioni. Da evidenziare, in particolare, le questioni della sicurezza dei dati (con il blocco da parte degli Stati Uniti agli impianti dei colossi cinesi dell’elettronica per timore di attività di spionaggio) e quella dei potenziali effetti sulla salute, che in misura diversa ha sempre accompagnato i passaggi di tecnologia in questo campo.

Per le Agenzie ambientali, chiamate a esprimere pareri preventivi sulla compatibilità elettromagnetica dei nuovi impianti (in una situazione che in ambito urbano inizia già a presentare molte situazioni di “saturazione”) e in seguito a controllare il rispetto dei limiti normativi, sarà necessario aggiornare l’approccio, per valutare adeguatamente l’esposizione ai campi elettromagnetici che con le antenne di nuova generazione cambierà notevolmente (con una trasmissione non più uniforme su un’area vasta, ma centrata sull’utente e sul dispositivo).  

Nel frattempo, è in corso di realizzazione un unico catasto nazionale delle sorgenti di campi elettromagnetici, che metterà a sistema tutti i dati su autorizzazioni, monitoraggio e controllo. 

Con questo servizio, Ecoscienza intende fornire alcuni elementi di conoscenza e di riflessione, non esaustivi di una tematica in continua e rapida evoluzione. (SF)

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