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Composizione del particolato PM2.5, i dati dell'estate 2018

Qualità dell'aria, un rapporto Arpae approfondisce la presenza delle diverse specie chimiche nel PM2.5

Il report "Specie chimiche nel particolato (PM2.5) in atmosfera - estate 2018" riassume brevemente misure non convenzionali effettuate nel semestre estivo aprile-settembre 2018 e fornisce indicazioni sulla composizione del PM2.5, in particolare dei suoi principali costituenti: carbonio organico ed elementare, ammonio, nitrato, solfato. Inoltre, viene analizzata la presenza di levoglucosano, un tracciante della combustione della legna.

Le misure provengono da quattro stazioni di monitoraggio gestite da Arpae, posizionate in quattro località della regione che ne vogliono rappresentare le diverse tipologie di background urbano e rurale: Bologna, Parma, Rimini e Molinella (BO).

I risultati mostrano che la componente inorganica secondaria (cioè l’insieme degli ioni che si sono formati in atmosfera) rimane molto importante nella composizione del particolato in aria, andando a costituire anche un ammontare compreso fra il 30% e il 50% della massa. Il carbonio organico compone il 15-30% della massa del PM2.5. Questo però è solo una parte dell’intera frazione organica presente nel particolato che, soprattutto nel periodo estivo per ragioni chimico-fisiche, può arrivare ad essere anche il doppio, arrivando quindi a comporre fino al 60% della massa del PM2.5.
Infine, come atteso, il semestre estivo mostra valori molto ridotti di levoglucosano a causa dell’assenza del riscaldamento tramite combustione delle biomasse.

Visualizza il rapporto "Specie chimiche nel particolato (PM2.5) in atmosfera - Estate 2018 " (.pdf, 2 Mb)

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