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Europa: discussioni sui sostegni i combustibili fossili

La Banca europea degli investimenti sta valutando il sostegno alle fonti fossili

La questione del sostegno ai combustibili fossili è al centro di un dibattito tra i governi europei: da una parte Paesi come Francia (che ha una forte produzione nucleare) e Svezia sono a favore di uno stop ai sostegni per le fonti energetiche fossili, mentre la Germania è contraria.

La Commissione difende l’attuale mix energetico. Una portavoce della Commissione europea ha sostenuto che il gas naturale rimarrà una componente importante del mix energetico nel prossimo futuro, mentre ci muoviamo verso fonti di energia più pulite; lo ha detto riferendosi alla proposta della Banca europea degli investimenti di non sostenere più le energie fossili dopo il 2020.

Da diversi mesi alla Bei si discute se superare i prestiti per i progetti legati a petrolio, gas e carbone. Nel 2018 l’Italia è risultata seconda, dopo la Spagna, per finanziamenti Bei di questa natura. Tre settimane fa il presidente Bei Werner Hoyer ha indicato che entro il 2025 metà dei finanziamenti della banca sarà destinata a progetti pro clima e di sostenibilità ambientale, eliminando “gradualmente” i progetti energetici che dipendono esclusivamente da combustibili fossili. Il Consiglio di Amministrazione della Banca europea degli investimenti ha posticipato il voto sul documento sulla futura politica per l'energia, che prevede lo stop al sostegno a progetti con fonti fossili. L'approvazione finale dovrebbe arrivare alla prossima riunione in programma il 14 novembre; le settimane a venire saranno usate per "chiarimenti tecnici". Il documento Bei sulla nuova politica di prestiti nel settore energia, presentato in luglio, prevede di eliminare gradualmente il sostegno ai progetti con fonti fossili. Da chiarire, però, il ruolo del gas naturale, che la Commissione europea vede come fonte utile alla transizione energetica. "Commissione europea, Germania e paesi dell'Est stanno sabotando i negoziati", attacca il Wwf Europa. "L'emergenza clima non ha bisogno di questa melina", fa eco Friends of the Earth.