Funzionario arrestato, pieno supporto di Arpae agli inquirenti
Arpae Emilia-Romagna ha appreso con amarezza la notizia dell'arresto di un proprio dipendente della sede di Fidenza (Pr) accusato di gravi condotte che sarebbero sfociate in diversi episodi di corruzione perpetrati in violazione dei propri doveri di ufficio.
L'Agenzia, già dalla giornata di giovedì 23 settembre nella quale sono state effettuate perquisizioni e altri accertamenti da parte della Guardia di Finanza, ha fornito da subito pieno supporto agli inquirenti e continuerà a garantire all'Autorità giudiziaria la massima collaborazione al fine di consentire l'accertamento dei fatti contestati agli indagati.
L'Ente avvierà celermente nei confronti dell'interessato la procedura per l'immediata sospensione dal servizio.
Non vi è dubbio che il primo soggetto leso dalla consumazione di reati di questa natura, qualora fossero confermate le accuse, sarebbe proprio l'Amministrazione di appartenenza del dipendente infedele, la quale vedrebbe ingiustamente offesa la propria immagine di imparzialità di fronte ai cittadini e alle istituzioni con le quali costantemente si relaziona.
È per tale ragione che Arpae, nel momento in cui vi dovessero essere le condizioni processuali, si costituirà parte civile a tutela della reputazione dell'Ente e dei propri dipendenti che, con competenza e abnegazione, quotidianamente si impegnano per assicurare al territorio e ai cittadini elevati livelli di tutela ambientale.
Arpae, infine, una volta che avrà a disposizione la documentazione giudiziaria dalla quale si evincono nel dettaglio gli episodi contestati agli indagati, porrà in essere le dovute verifiche tecniche per valutare le eventuali problematiche ambientali determinate dalle condotte degli indagati.