Il Decreto Clima passa l'esame del Senato
Il Decreto legge sul Clima approvato il 10 ottobre 2019 dal Consiglio dei ministri (Cdm) ha superato ieri l’esame del Senato con 136 voti favorevoli, 93 contrari e due astensioni. È il primo via libera al provvedimento, che ora passerà alla Camera.
Il Decreto contiene misure da 450 milioni di euro, in tre anni, anche per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE per la qualità dell’aria.
Il “Green New Deal” parte dalla rottamazione di auto e motorini, incentivi per i commercianti che attrezzeranno 'green corner' per vendere prodotti sfusi, corsie preferenziali per i mezzi pubblici, scuolabus ecologici e nuovi alberi nelle città.
Le nuove norme mirano a incentivare comportamenti e azioni virtuose programmando una serie di interventi multi-livello, idonei a coinvolgere tutti gli attori responsabili. Le misure che riguardano i tagli ai sussidi dannosi per l'ambiente, sono state rinviate alla legge di Bilancio.
Il decreto prevede:
- un “buono mobilità” destinato ai cittadini che risiedono in comuni che superano i limiti di emissioni inquinanti indicati dalla normativa europea sulla qualità dell’aria. Il buono consiste in un contributo di 500 o 1.500 euro per chi rottama rispettivamente un motociclo o un’auto fino alla classe euro 3 entro il 31 dicembre 2021 e potrà essere usato per acquistare abbonamenti di trasporto pubblico locale o biciclette anche a pedalata assistita;
- un fondo per finanziare progetti di creazione, prolungamento, ammodernamento di corsie preferenziali di trasporto pubblico;
- uno stanziamento per i comuni con particolari livelli di inquinamento che realizzano o implementano il trasporto scolastico dei bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale attraverso mezzi di trasporto ibridi elettrici o non inferiori a euro 6, immatricolati per la prima volta dopo il 31 agosto 2019;
- risorse per finanziare un programma sperimentale di riforestazione;
- un fondo per finanziare gli esercenti che, al fine di ridurre la produzione di rifiuti, attrezzano spazi dedicati alla vendita di prodotti sfusi o alla spina, alimentari e detergenti.
Il decreto, inoltre, proroga al 31 dicembre 2019 il termine per l’avvio della restituzione dei tributi e dei contributi previdenziali e assistenziali non versati per effetto della cosiddetta “busta paga pesante”, nei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 2016.