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Incendio a Faenza, esclusa la presenza di diossine

I risultati delle analisi dell’8-9 maggio. Nella norma anche gli idrocarburi policiclici aromatici

Sono disponibili i primi risultati delle analisi dei campioni di aria prelevati da Arpae con campionatore ad alto volume in seguito all’incendio sviluppatosi presso l'insediamento della distilleria Caviro Extra Spa a Faenza in via Convertite lunedì 8 maggio 2023.

Sulla base dell’analisi della direzione del vento il campionatore, per il campionamento di microinquinanti, è stato posizionato in via Malpighi, a circa 600 metri dall’area del capannone coinvolto, all’interno della zona di protezione fissato attorno all’azienda.

I dati campionati si riferiscono alle prime 24 ore dell’incendio (dalle ore 14.20 del 08/05/2023 alle ore 14.00 circa del 09/05/2023). 

Nel campionamento, effettuato, sottovento e nella fase più intensa dell’evento, è stata riscontrata una concentrazione di PCDD/PCDF (diossine/furani) pari a 0,010 pg/Nm3 I-TE (I-TE=tossicità equivalente, concentrazione parametrata alle diverse tossicità delle diossine), inferiore al valore di riferimento indicato dalla Commissione Consultiva tossicologica nazionale (Cctn) di 0,040 pg/Nm3 I-TEQ inteso come limite per la protezione della salute umana.

Nello stesso campione sono stati rilevati gli Idrocarburi policiclici aromatici (IPA), composti  che derivano prevalentemente dalla combustione non completa di materiale organico. La concentrazione di IPA totali misurata è stata pari a 3,32 ng/Nm3 tra i quali 0,024 ng/Nm3 di benzo(a)pirene, per il quale è previsto un valore limite come media annuale pari a 1 ng/Nm3 per la qualità dell’aria.

A partire dalle ore 14.00 circa del 09/05/2023 è in corso un ulteriore campionamento di 48 ore.

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