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Incendio a Mirandola (MO), gli esiti dei monitoraggi di Arpae

I valori rilevati nei cinque punti individuati non evidenziano criticità

Sono disponibili gli esiti delle prime analisi relative alla qualità dell’aria effettuate da Arpae in relazione all’incendio che si è sviluppato sabato 20 luglio 2024 nell’azienda Spectrum Medical (ex Qura) di via di Mezzo, 35 a Mirandola (MO), che produce dispositivi e tecnologie biomedicali a supporto dell’assistenza sanitaria. L’incendio è iniziato intorno alle 14,30 del sabato ed è stato messo sotto controllo dai Vigili del fuoco dopo circa 3 ore. 

Le indagini sono state svolte, in accordo con l’Ausl, nei punti individuati in base al contesto territoriale potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio, con particolare attenzione alle aree residenziali e ai ricettori sensibili collocati nelle vicinanze.

I campionamenti hanno riguardato la ricerca di Composti organici volatili (benzene, toluene, etilbenzene e xileni) e aldeidi (formaldeide, acetaldeide, acroleina); sono stati effettuati presso cinque punti nell’intorno dell’azienda, in particolare:

  • in via Antonio Diliberto - Scuola d'infanzia “M. Montessori”  
  • in via Gavioli, incrocio via Fosse Ardeatine - Parcheggio/Area verde
  • in via Sabbioni - area residenziale
  • in via Posta Vecchia - area residenziale
  • in via Camurana - area residenziale
  • in via Santa Liberata - area residenziale

A titolo precauzionale, e in accordo con l’Ausl, presso la scuola dell'infanzia Montessori è stato  inoltre installato un campionatore per la rilevazione di microinquinanti organici.

incendio mirandola 25 luglio 2024.png

I risultati analitici, relativi al monitoraggio effettuato dalle ore 18:00 del 20 luglio alle 18:00 circa del 23 luglio, hanno mostrato  per COV e aldeidi concentrazioni molto basse in tutti i punti, prossimi ai limiti di rilevabilità analitica o comunque sempre inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione, dove disponibili. 

Per quanto riguarda i microinquinanti organici, la sommatoria di diossine e furani rilevata presso la scuola nei primi tre giorni di campionamento, è risultata compresa fra 0,014 e 0,032 pgTEQ/m3 (picogrammi per metro cubo espressi come fattore di tossicità equivalente). La normativa nazionale non prevede limiti per la qualità dell’aria per questi composti, pertanto, per le valutazioni è stato preso a riferimento il valore proposto dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che suggerisce di tenere monitorata la sorgente solo qualora si rilevino concentrazioni superiori a 0,300 pgTEQ/m3 di diossine; inoltre, la Commissione consultiva tossicologica nazionale (Cctn) individua quale valore di riferimento per la protezione della salute umana 0,04 pgTEQ/m3. valore medio annuo. Le concentrazioni misurate risultano inferiori ad entrambi i valori di riferimento. È importante segnalare che il congenere di diossina più tossico (tetraclorodibenzodiossina) non è mai stato rilevato.

Le concentrazioni di benzo(a)pirene, unico Ipa normato dalla legge (Dlgs. 155/2010) in quanto ritenuto il composto più significativo per la salute umana e considerato quindi come tracciante per l’intera famiglia di Ipa, risultano variabili tra 0,002 ng/m3 e 0,043 ng/m3 quindi ampiamente inferiori al valore obiettivo definito sulla media annuale per questo parametro, pari a 1 ng/m3

A integrazione delle misure di breve durata, sono stati acquisiti i dati di PM10, PM2.5 e NO2 misurati nelle più vicine stazioni di monitoraggio della rete regionale di qualità dell’aria, quelle di Gavello a Mirandola e di Remesina a Carpi, che mostrano dati in linea o inferiori a quanto rilevato nelle altre stazioni della rete in ambito urbano.