Strumenti utente

Incendio a Parma, i primi risultati delle analisi

I campioni di aria prelevati nella zona di via Emilio Lepido escludono criticità

Aggiornamento del 29/04/2023

Sono disponibili i primi risultati delle analisi dei campioni di aria prelevati da Arpae con campionatori passivi di lunga durata in seguito all’incendio nel capannone commerciale di via Emilio Lepido a Parma di giovedì 27 aprile 2023. Non si rilevano scostamenti significativi rispetto alle postazioni non interessate dalla ricaduta dei fumi, sulla base dell’analisi dei venti.

I campionamenti di lunga durata (12-24h o più a seconda della durata dell’evento) effettuati con i campionatori passivi hanno il vantaggio di essere rappresentativi della qualità dell’aria per il tempo mediato in cui hanno campionato.

I risultati analitici di campionatori passivi posizionati in cinque postazioni sono espressi come concentrazione media degli inquinanti durante il periodo complessivo di ogni singolo campionamento (nel caso concreto di circa 10/12 ore). Si considerano come confronto i risultati ottenuti delle analisi del prelievo effettuato in corrispondenza del sito n. 4, a S. Prospero, che, per direzione dei venti, non è stata interessato da alcuna ricaduta e che, quindi, è da considerare il “bianco” di riferimento nell’indagine eseguita.

Di seguito riportiamo i risultati relativi all’analisi dei Composti organici volatili (COV).

COV 

espressi in µg/m3

*

Via O.Quinto Flacco

Via Clemente Bondi

3

Via XXIV Maggio

Località San Prospero

5

Via Montebello (stazione di monitoraggio della Qualità dell’aria)

Benzene

4,7

2,8

1,1

1.0

1.5

Toluene

4,6

3,2

2,2

2,5

3,4

Ethylbenzene

1,2

0,7

0,3

0,4

0,6

Styrene

3,0

2.5

0,5

0,3

0,7

m+p--Xylene

1,8

1,1

0,9

1,4

1,5

o-Xilene

0,7

0,4

0,3

0,5

0,6

TetraCloroEtilene

4,2

< 0,3

<0,3

<0,3

<0,3

* 1 microgrammo (µg): = 0,000001 g (un milionesimo di grammo) 

Sono stati inoltre installati, nelle medesime postazioni, campionatori passivi specifici per i composti organici appartenenti alla classe delle aldeidi, grazie ai quali è possibile fissare esclusivamente e separarli dal resto dei composti organici presenti in aria ambiente. Si tratta quindi di una metodica molto selettiva.



Aldeidi espresse in µg/m3

Via O.Quinto Flacco

Via Clemente Bondi

3

Via XXIV Maggio

Località San Prospero

5                 

Via Montebello (stazione di monitoraggio della Qualità dell’aria)

formaldeide

3,1

3,2

2,3

1,8

2,8

acetaldeide

2,0

7,0

1,9

<1,5

1,6

acroleina

14,0

18,0

14,2

10,1

15,8

propionaldeide

4,2

5,1

3,7

<3,3

4,2

butirraldeide

<12

<12

<12

<12

<12

benzaldeide

<2,8

<2,8

<2,8

<2,8

<2,8

isovaleraldeide

<4

<4

<4

<4

<4

valeraldeide

<9

<9

<9

<9

<9

esaldeide

<14

<14

<14

<14

<14

Valori riferiti alla temperatura media di prelievo di 11°C

Prime valutazioni

Sulla base del confronto effettuato, non vi sono scostamenti significativi tra le diverse postazioni, i dati dei composti organici volatili e delle aldeidi tra le varie postazioni sono del medesimo ordine di grandezza. Si osserva nelle postazioni cittadine un leggero incremento di alcuni parametri che può essere interpretato sia come influenza dell’evento, sia come conseguenza della congestione del traffico in parte legata alla chiusura della via principale di scorrimento.

Amianto non rilevato in aria

Infine due parole sulla presenza di amianto in matrice legata nelle coperture del capannone commerciale andato distrutto dall’incendio. 

Secondo le Linee guida emergenza incendi che Arpae è tenuta ad applicare in eventi analoghi a quello accaduto, non sono previste rilevazioni di eventuali fibre che possano essere rilasciate dalle coperture investite dal fuoco. Le motivazioni risalgono a quanto si conosce circa le trasformazioni principali che avvengono alle alte temperature cui viene sottoposto l’amianto in matrice legata durante le fasi più cruente dell’incendio (1000-1500 °C). A queste temperature le fibre amiantifere si trasformano e perdono la loro primaria pericolosità. Inoltre occorre considerare l’efficace azione abbattente dei grandi volumi d’acqua utilizzati per irrorare le diverse parti dell’edificio, coperture comprese. Occorre invece prestare maggiore attenzione nelle fasi successive allo spegnimento dell’incendio: le eventuali rimozioni delle coperture devono essere attuate da imprese specializzate nelle bonifiche d’amianto per evitare potenziali rilasci. 

In ogni caso, a titolo sperimentale, è stata effettuata la lettura in SEM (microscopia elettronica a scansione) del filtro polveri ottenuto con il campionatore alto volume, ottenendo come risultato assenza di fibre.

Vai alla notizia "Incendio in un capannone commerciale a Parma" (28 aprile 2023)