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Incendio all’impianto trattamento rifiuti Hera di Modena

Aggiornamento di venerdì 8 marzo: entro i limiti anche i Composti Organici Aromatici (BTX).

Aggiornamento di venerdì 8 marzo sull'Incendio all’impianto di trattamento rifiuti Hera di Modena

Sono state completate le analisi dei primi monitoraggi effettuati a partire dalla sera di domenica 3 marzo fino al pomeriggio di lunedì 4 marzo (periodo più critico dell’incendio) e di quelli successivi effettuati dal pomeriggio di lunedì 4 marzo fino alla mattinata di mercoledì 6 marzo, con l’incendio già spento dal giorno prima. Le analisi sulla qualità dell’aria sono state effettuate nei punti di monitoraggio individuati sulla base del contesto territoriale potenzialmente interessato alla maggiore eventuale ricaduta dei fumi dell’incendio e rappresentato nella cartina di seguito riportata; l’incendio ha avuto inizio alle ore 18 circa di domenica 3 marzo e nella mattinata di martedì 5 marzo è risultato completamente spento.

Mappa dei punti di campionamento

Punti di misura:
Punto 1: presso “La Volpe Rossa” - via Nonantolana n.1157
Punto 2: presso Nuova Eurozinco, Località Navicello via Nonantolana 1299
Punto 3: presso polisportiva di Albareto (centralina di monitoraggio)
Punto 4: presso Area industriale Modena Nord, via Belgio (centralina di monitoraggio)
Punto 5: presso Via Buozzi xx, Modena
Punto 6: presso Polisportiva Il Torrazzo, via Papa Giovanni XXIII n.10

I campionamenti sono stati avviati nei tempi tecnici successivi alla attivazione di Arpae e strettamente necessari sia per individuare le postazioni di interesse, sia per posizionare i dispositivi specifici. I risultati analitici sono espressi come concentrazione media degli inquinanti durante il periodo complessivo di ogni singolo campionamento, che è specificato in ogni tabella; ove possibile, per alcuni inquinanti è stato inoltre effettuato un raffronto con analizzatorio con misurazioni effettuate nelle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria di Modena.

La successiva tabella riporta gli esiti dei campionamenti di Aldeidi e Composti Organici Aromatici (BTX) effettuati nel periodo più critico dell’incendio. 

Concentrazioni medie rilevate dalle ore 23 circa del 03/03/2019 alle ore 17 circa del 04/03/2019 - Espresse in µg/m3 (*)

  benzene toluene etilbenzene xileni formaldeide  acetaldeide acroleina  butirraldeide 
Punto 1 3,4 4,6 0,7 1,9  4,2 2,9  2,8  8,3 
Punto 2 4,5 7,7 1,5 4,6 5,2 5,2  3,6  11,5 
Punto 3 3,7 7,4 1,1 4,0 4,3  3,5  5,4  <9 
Punto 4 1,5 4,2 0,6 2,4 4,6  4,2  11,2  <9 
Punto 5 3,3 5,9 0,9 3,1 5,7  3,6  5,7  <10 
Punto 6 2,8 6,0 0,8 3,0 5,0  3,3  5,7  <10 
 

Stazione di monitoraggio qualità dell’aria – Via Giardini

1,6 4,0 1,1 2,7 non
misurato
non
misurato 
non
misurato 
non
misurato 

* 1 microgrammo (µg): = 0,000001 g (un milionesimo di grammo)

La seguente tabella riporta, invece, gli esiti dei campionamenti effettuati nel periodo successivo, in cui l’incendio era in via di spegnimento o definitivamente spento.

Concentrazioni medie rilevate dalle ore 17 circa del 04/03/2019 alle ore 11 circa del 06/03/2019

Espresse in µg/m3 (*)

    
  benzene toluene etilbenzene formaldeide  acetaldeide acroleina  butirraldeide 
Punto 1 2,4 3,1 1,3 3,8 2,7 4,5 <4
Punto 2 3,9 4,3 1,5 3,3 2,6 2,8 <4
Punto 3 2,6 5,7 1,8 3,1 2,3 2,7 <4
Punto 4 1,3 1,9 0,2 3,0 2,2 3,9 4
Punto 5 1,9 2,1 0,1 3,9 2,3 4,1 <4
Punto 6 1,9 6,3 1,0 4,2 3,0 9,4 <4
Stazione di monitoraggio 

qualità dell’aria – Via Giardini

1,5 4,2 1.0 non
misurato
non
misurato 
non
misurato 
non
misurato 

 * 1 microgrammo (µg): = 0,000001 g (un milionesimo di grammo)

I principali valori di riferimento ambientale e sanitario relativi agli inquinanti misurati, sono di seguito riassunti:

Valori di riferimento

(1 mg/mc= 1000µg/mc)

valori di riferimento per la popolazione

benzene

D.Lgs 155/2010: 5 µg/m3, espresso come valore medio su un anno

toluene

WHO(1).: 260 µg/m3 espresso come valore medio settimanale

etilbenzene

EPA (2) 1000 µg/m3 espresso come valore medio 24 ore

xileni

WHO(1) 4800 µg/m3 espresso come valore medio 24 ore

formaldeide

WHO(1): 100µg/m3 espressocome valore medio su 30 min

acroleina, acetaldeide, butirraldeide

(3)

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) World Health Organization - Regional Office for Europe : Air quality guidelines for Europe, 2nd edition, 2010
(2)EPAIntegrated Risk Information System - 1991
(3) Per Acroleina, Acetaldeide e Butirraldeide non sono disponibili in letteratura valori di riferimento ambientali/sanitari per la popolazione; è possibile, pertanto, fare riferimento unicamente a valori di esposizione professionale, rispettivamente pari a a 50µg/m3 per acroleina (OEL TWA direttiva UE), 45000 µg/m3 per acetaldeide (TLV- C ACGIH)e 64000 µg/m3 per butirraldeide (TLV TWA Germania). 

Il monitoraggio delle aldeidi con campionatori passivi, riferito alla giornata potenzialmente più critica(dalle ore 23 circa del 03/03 alle ore 17 circa del 04/03) ha mostrato livelli contenuti di aldeidi, con concentrazioni dei singoli composti ampiamente inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione. I livelli dei singoli composti, pur attestandosi su valori dello stesso ordine di grandezza, risultano generalmente più alti nel primo periodo di campionamento (con incendio in corso), rispetto al successivo periodo.

Il monitoraggio deiComposti Organici Aromatici (BTX) con campionatori passivi, riferito alla giornata potenzialmente più critica (dalle ore 23 circa del 03/03 alle ore 17 circa del 04/03) ha mostrato livelli contenuti di Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni, con concentrazioni dei singoli composti inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione. I livelli dei singoli composti, pur attestandosi su valori dello stesso ordine di grandezza, risultano generalmente più alti nel primo periodo di campionamento (con incendio in corso) e, con riferimento a Benzene e Toluene, più alti di quelli registrati nella centralina di via Giardini. 

Nella postazione di via Buozzi, in direzione dell’area urbana di Modena, entro l’anello stradale delle tangenziali, è stato posizionato un campionatore ad alto volume per la captazione delle polveri aerodisperse finalizzata alla determinazione di microinquinanti organici Diossine/Furani e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici).

Con il termine diossine, si indica un gruppo di 210 composti chimici aromatici policlorurati, ossia formati da carbonio, idrogeno, ossigeno e cloro per lo più di origine antropica (derivati da attività umane), particolarmente stabili e persistenti nell’ambiente, tossici per l’uomo, gli animali e l’ambiente stesso. Tutti gli studi pubblicati in letteratura concordano sul meccanismo di formazione delle diossine: se si sottopongono a combustione materiali organici in cui sia presente cloro legato, se ne producono in quantità e qualità diverse in funzione della temperatura e dell’ossigeno presente. Basse temperature di combustione, indicativamente tra 500 e 600 °C e bassi valori di ossigeno, sono condizioni che favoriscono la loro formazione. Tra i molteplici effetti sull’uomo, si evidenzia il possibile effetto cancerogeno associato prevalentemente alla presenza di 2,3,7,8-tetracloro-dibenzo-p-diossina (TCDD) ad oggi classificato cancerogeno di categoria 1 dallo IARC (Agenzia Internazionale per la ricerca sul Cancro di Lione). La concentrazione complessiva delle diossine si esprime in “tossicità equivalente” (I-TE) che tiene conto delle concentrazioni dei singoli componenti e delle loro tossicità rapportate al composto più pericoloso  (2,3,7,8-tetracloro-dibenzo-p-diossina).

Con il termine IPA (idrocarburi policiclici aromatici), sono indicati i composti formati da due o più anelli aromatici che derivano prevalentemente dalla combustione incompleta di materiale organico: tra gli idrocarburi policiclici aromatici, di particolare rilevanza è la determinazione del benzo-a-pirene, conosciuto per i suoi possibile effetti cancerogeni. 

La successiva tabella riporta gli esiti dei campionamenti effettuati nel periodo più critico dell’incendio e nel periodo successivo, posti a confronto anche con le analoghe determinazioni mensili che da anni vengono effettuate in stazioni di rilevamento della rete regionale della qualità dell’aria (via Giardini) e della rete di controllo delle ricadute dell’inceneritore (Tagliati, Albareto, Belgio).

Postazione Periodi di monitoraggio

Sommatoria Diossine e Furani

I-TEQ fg**/m3

IPAtotali

ng***/m3

Benzo(a)pirene

ng***/m3

Modena via Buozzi  Dalle ore 23 del 03/03 alle ore 17 del 04/03 511 5,7 0,19
Dalle ore 17 del 04/03 alle ore 11 del 06/03 16 5,7 0,23
Stazione via Giardini
Intervallo dei valori medi mensili nei mesi invernali
Anni 2016-2017-2018


6 - 35  0,1 - 7,6  0,01 - 1,06 
Stazione di Albareto 10 - 46  0,2 - 8,4  0,02 - 0,99 
Stazione via Tagliati 11 - 49  0,1 - 6,2  0,02 - 0,80 
Stazione via Belgio 9 - 33  0,1 - 7,6  0,01 - 1,00 

** 1 femtogrammo (fg): = 0,000000000000001 g 10-15 g (un milionesimo di miliardesimo di grammo)
*** 1 nanogrammo (ng): = 0,000000001 g 10-9g (un miliardesimo di grammo) 

Il range di riferimento per le Diossine/Furani suggerito della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è pari a 40-300 fg/m3 I-TE per le aree urbane; il range di riferimento fissato dalla normativa ambientale (Dlgs 155/2010) per gli IPA è riferito al benzo-a-pirene ed è pari a 1ng/m3 espresso come media annuale.

Per quanto riguarda gli Idrocarburi Policiclici Aromatici, nel primo campionamento effettuato nelle ore successive all’inizio dell’incendio, è stata misurata una concentrazione di IPA totali pari a 5,7 ng/m3 (nanogrammi per metro cubo); tra gli idrocarburi policiclici aromatici rinvenuti nei campioni, la concentrazione del benzo-a-pirene, è di 0,19 ng/m3. Anche nel successivo periodo di campionamento si sono evidenziate concentrazioni simili, pari a 5,7 ng/m3 (nanogrammi per metro cubo) di IPA totali e 0,23 ng/m3 di benzo-a-pirene. Dal raffronto con le analoghe misurazioni che vengono effettuate nelle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria, le concentrazioni rilevate si attestano su valori inferiori alle soglie di riferimento e tipici del periodo invernale, senza evidenziare incrementi significativi dovuti alle ricadute dell’incendio.

Per quanto riguarda invece le Diossine/Furani, nel primo campionamento della durata di 18 ore circa, effettuato nelle ore successive all’inizio dell’incendio, è stata misurata una concentrazione pari a 511fg/m3 (femtogrammi per metro cubo), superiore ai valori di riferimento ed ai valori medi mensili riscontrati normalmente nell’area urbana di Modena; è pertanto ragionevole supporre che questo valore, che si riferisce al campione prelevato a partire dalla fase più intensa dell’incendio, quando ancora era presente in atmosfera una evidente nube di fumo, sia stato determinato dalla combustione del materiale di varia natura presente nel capannone. Il campionamento successivo, effettuato a partire dal tardo pomeriggio di lunedì, quando già l’incendio era sotto controllo ed in via di spegnimento, mostra invece concentrazioni decisamente più contenute e comparabili con i valori di fondo misurati in zona durante il periodo invernale.

Possibili effetti sulla salute (fonte Ausl Modena)

Il monitoraggio delle aldeidi ha mostrato livelli contenuti. Le concentrazioni dei singoli composti mostrano valori ampiamente inferiori ai livelli di riferimento nazionali e internazionali definiti per l’esposizione della popolazione.
Le concentrazioni di IPA si sono attestate su valori inferiori alle soglie di riferimento, senza evidenziare incrementi significativi dovuti alle ricadute dell’incendio. La concentrazione di benzo-a-pirene è di 0,19 ng/m3, dato ben al di sotto del valore di riferimento della Qualità dell’Aria pari a 1 ng/m3 (valore della media annuale).
Per quanto riguarda le concentrazioni di diossine Diossine/Furani, dopo che nel primo campionamento è stato rilevato un valore pari a 511 fg/m3 (femtogrammi per metro cubo), superiore al range di riferimento suggerito da OMS (40-300 fg/m3  I-TE per le aree urbane), nel successivo campionamento iniziato nel tardo pomeriggio di Lunedì si sono rilevate concentrazioni decisamente piu basse e assimilabili ai valori di fondo. Pertanto se si considera la durata relativamente breve della fase di emergenza, dato che l’incendio ha avuto inizio alle ore 18 circa di domenica 3 marzo e nella giornata di martedì 5 marzo è risultato completamente spento, oltre che i livelli ambientali misurati superiori ai valori di riferimento indicati dall’OMS ma comunque dello stesso ordine di grandezza, si ritiene che poiché questi livelli sono riconducibili ad una esposizione di breve durata, è improbabile che si possano verificare effetti nocivi sulla salute delle persone.

Il monitoraggio ambientale predisposto a seguito dell’incendio è proseguito fino a venerdi 8 marzo per la qualità dell'aria; sono inoltre stati effettuati campionamenti di terreno nella aree prossime all’impianto per valutare l’entità della eventuale ricaduta dei microinquinanti organici rilevati nell’aria. Gli esiti analitici saranno disponibili a partire dalla mercoledì 13 marzo 2019.