Incendio Cadelbosco di Sopra (RE), la relazione conclusiva di Arpae
A seguito dell’incendio scoppiato il 23 agosto 2024 alle ore 5:30 presso l’Azienda I.Blu Srl di Cadelbosco di Sopra (RE), la cui attività è il recupero di rifiuti plastici, Arpae è intervenuta sul posto e ha effettuato monitoraggi ambientali sulle matrici aria e acqua (acque di spegnimento). L’incendio ha interessato il capannone posto a nord nel quale è presente l’impianto di selezionamento rifiuti, mentre l’attività lavorativa era in corso.
Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera si specifica che, per ragioni di sicurezza, le misure effettuate riguardano le ricadute a terra degli inquinanti e non analisi dirette sui fumi prodotti.
I punti di campionamento sono stati scelti in base alle previsioni metereologiche fornite nella stessa mattinata dal Servizio meteo di Arpae (Simc). Il monitoraggio dell’aria, iniziato intorno alle 9:40 del 23 agosto e terminato nella mattinata del 30 agosto, ha riguardato gli inquinanti potenzialmente prodotti dalla combustione di materiale eterogeneo come quello contenuto all’interno del capannone (oltre al materiale plastico lavorato anche la parte impiantistica come gomma, impianti elettrici, parti in legno, olio idraulico ecc.).
Gli inquinanti misurati sono di seguito elencati: composti organici volatili (Cov), aldeidi, diossine (Pcdd), furani (Pcdf), policlorobifenili (Pcb’s), idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), ftalati.
Per i parametri formaldeide (composto appartenente alla famiglia delle aldeidi) e monossido di carbonio sono state effettuate misure istantanee nell’intorno dell’Azienda, ottenendo, come risultato, valori inferiori al limite di rilevabilità. Per Cov e aldeidi si sono riscontrate concentrazioni contenute.
Per i microinquinanti (Pcdd-Pcdf-Pcb-Ipa), composti di particolare rilevanza dal punto di vista ambientale e sanitario, i valori più alti riscontrati sono stati quelli relativi al primo campionamento per il parametro diossine (svolto dalle ore 9:40 alle 19:40 del 23 agosto), risultando comunque inferiori ai valori di riferimento disponibili (Oms e Iss). I valori, nei giorni successivi, si sono ulteriormente ridotti.
In sintesi, le misure condotte sulle ricadute degli inquinanti caratteristici di eventi di questo tipo hanno mostrato, nonostante le dimensioni dell’evento, ricadute contenute, verosimilmente per una favorevole dispersione dei fumi dovuta alle condizioni meteo climatiche del periodo di riferimento.
Le acque di spegnimento dell’incendio non hanno comportato criticità significative sull'impianto di depurazione, in grado di sopportare il carico derivante dall’evento.
I risultati analitici e il dettaglio dei monitoraggi ambientali sono disponibili nell’allegata relazione tecnica conclusiva.
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