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Incendio nella stazione elettrica Terna a Modena

Gli esiti dei monitoraggi di Arpae: i valori rilevati nei punti individuati più prossimi alle abitazioni non evidenziano criticità

Sono state completate le analisi sulla qualità dell’aria effettuate da Arpae in seguito all’incendio che si è sviluppato lunedì 5 febbraio 2024 a Modena e che ha interessato un trasformatore elettrico all’interno dell’area della stazione elettrica di Terna, nella strada Vignolese 1161 nella località San Damaso. 

Le indagini sono state svolte nei punti di monitoraggio ambientale individuati in base al contesto territoriale potenzialmente interessato dalla ricaduta dei fumi dell’incendio che, iniziato intorno alle 7.00 circa del mattino, risultava sotto controllo già dopo poco tempo; il pennacchio di fumo, che si disperdeva in alto e in direzione nord-est verso la campagna, è comunque rimasto chiaramente visibile per alcune ore.

La stazione elettrica di Terna è inserita in un'area rurale, ma con abitazioni sparse a meno di 200 metri. Dopo i primi rilievi, sono stati predisposti monitoraggi di più lunga durata per seguire l’evoluzione dell’incendio fino alla sua completa risoluzione. I campionamenti hanno riguardato la ricerca di composti organici volatili (Cov) e aldeidi (formaldeide, acetaldeide, acroleina) e sono stati effettuati presso due punti significativi nelle vicinanze e in un punto di confronto individuato presso il parcheggio della polisportiva San Damaso: 

  1. asilo nido “Mamitù”
  2. borgo abitato strada Scartazza n. 72-82
  3. parcheggio della polisportiva S. Damaso.

I valori rilevati non hanno evidenziato criticità. Infatti, i risultati analitici, riferiti alle ore più critiche (dalle 10.00 circa del 5 febbraio alle 10.00 circa del 6 febbraio 2024) hanno mostrato livelli di benzene di 3,1 e 3,3 µg/m3 nei due punti monitorati, simili al dato rilevato nel parcheggio della polisportiva San Damaso pari a 2,8 µg/m3, quindi inferiori al valore di riferimento definito dalla normativa italiana sulla media annuale di 5 µg/m3; situazione analoga si è riscontrata per toluene, etilbenzene e xileni.

Per quanto riguarda la formaldeide, si sono registrati valori variabili tra 1,7 e 2.2 µg/m3, ampiamente inferiori al valore di riferimento definito dall'Organizzazione mondiale della sanità pari a 100 µg/m3 come media su 30 minuti; molto contenuti anche i dati di acetaldeide e acroleina.

Le concentrazioni sono risultate del tutto simili anche nelle 48 successive, dal 6 all’8 febbraio, a evento completamente risolto, a dimostrazione della ridotta dispersione di sostanze inquinanti nell'ambiente anche durante la fase dell’incendio, determinata dalla durata complessivamente limitata dell’evento.

Per approfondire: vai alla notizia "Incendio in una stazione elettrica a Modena" (6/2/2024)