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Pollini, i dati di Arpae per uno studio sulle allergie

Un articolo sulla rivista internazionale “Exploration of Asthma & Allergy” evidenzia fioriture anticipate per il cambiamento climatico

I dati delle concentrazioni polliniche di Arpae sono stati utilizzati per uno studio pubblicato recentemente sulla rivista internazionale Exploration of Asthma & Allergy.
L’articolo si chiama “Allergy in the Po Valley: evolution of sensitization profiles and phenology throughout 33 years and possible relationship with climate change. Explor Asthma Allergy” (di Antico A, Bocchi C, Ariano R. , 2024;2:511–28) ed è relativo a uno studio retrospettivo sulla variazione, nel tempo, dei profili di sensibilizzazione ai pollini in pazienti con malattie allergiche respiratorie residenti nel comune di Mantova.

Sono state esaminate le concentrazioni di sei differenti pollini (graminacee, parietaria, betulla, olivo, artemisia) rilevati da Arpae, dal 1986 al 2019, nella stazione di monitoraggio di Parma, in quanto a Mantova non è presente questo tipo di monitoraggio.

Dal lavoro è emerso un aumento di temperatura medio annuale di 1,4°C, la tendenza all’estensione della durata delle stagioni polliniche e un incremento del carico di polline.
Il tasso di sensibilizzazione alle graminacee dei 3.489 pazienti presi in considerazione è rimasto stabile nell’arco di tempo considerato, mentre la sensibilizzazione alla parietaria ha mostrato un improvviso calo. I tassi di sensibilizzazione alla betulla, all'olivo e all'ambrosia hanno mostrato, invece, un forte aumento.

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PER APPROFONDIRE
Arpae esegue il monitoraggio pollinico tutto l'anno. Maggiori informazioni nella sezione Pollini