Primi dati sulle precipitazioni del 19 ottobre
(notizia aggiornata il 21/10/2024)
Nella giornata di sabato 19 ottobre il territorio regionale è stato interessato da un'intensa perturbazione legata a una depressione sul Tirreno centro-meridionale. Nel corso della mattina, tale configurazione ha convogliato correnti di scirocco molto umide e instabili verso il settore costiero, con forti precipitazioni anche a carattere di rovescio. I fenomeni si sono successivamente estesi anche all’entroterra emiliano, andando ad interessare in modo particolare il bolognese per poi estendersi progressivamente al modenese, fino al piacentino-parmense. Lo spostamento della zona di convergenza fra lo scirocco e le correnti di bora più fresche verso i rilievi ha determinato una progressiva intensificazione delle piogge e la persistenza dei fenomeni sulla zona urbana e le prime colline intorno alla città di Bologna, dalla prima serata di sabato 19 fino alle prima mattina di domenica 20 ottobre.
La mappa illustrata in figura 1 riporta le cumulate di pioggia nelle 24 ore dell’evento, dalle ore 6 del 19 fino alle ore 6 del 20 ottobre, dalla quale è ben visibile il nucleo di precipitazione intensa posizionato sull’area metropolitana di Bologna e sulle colline afferenti ai bacini di Samoggia, Idice e Savena.
Figura 1: Precipitazioni cumulate nelle 24 ore centrali dell’evento, dalle ore 6 di sabato 19 alle ore 6 di domenica 20 ottobre.
Sulla città di Bologna e sui bacini di Samoggia, Savena ed Idice, si sono registrate precipitazioni particolarmente elevate, con cumulate da 160 a 180 mm e intensità orarie anche superiori ai 30 mm/ora e ai 100 mm in 4 ore consecutive (vedi figura 2). Intensità fra i 20 e i 30 mm/ora sono normalmente associate a temporali estivi di breve durata (inferiori ad un'ora), mentre in questo evento si sono mantenute per diverse ore consecutive. In particolare a Bologna S. Luca si sono registrati 148,5 mm/24 ore, paragonabili ai 150 mm/24 ore, massimo storico negli ultimi 100 anni, registrato il 27 settembre 1928.
Figura 2: Precipitazioni orarie e cumulate registrate dai pluviometri più significativi della collina bolognese
L’evento di precipitazione in esame è occorso al termine di un mese particolarmente piovoso, con precipitazioni cumulate registrate dall’1 settembre al 18 ottobre sulla collina bolognese superiori ai 300 mm, e dopo un evento che 48 ore prima aveva generato piene importanti su Samoggia, Savena, Idice e soprattutto sul fiume Reno.
In queste condizioni di terreni completamente saturi ed esaurimento delle piene nei corsi d’acqua, la persistenza delle precipitazioni nella notte tra il 19 e il 20 ottobre ha messo in crisi i piccoli torrenti della collina bolognese, con rapidissimi innalzamenti dei livelli, anche di alcuni metri in poche ore, accompagnati da diffusi ruscellamenti lungo i versanti, smottamenti e frane che hanno interessato la viabilità.
In particolare i torrenti monitorati in telemisura, dai piccoli rii come il Ravone, che passa tombato sotto la città di Bologna, fino al Samoggia, al Ghironda, al Lavino, al Savena e all’Idice, hanno superato i massimi livelli storici registrati nel recente maggio 2023, superando talvolta anche i massimi valori misurabili dagli strumenti stessi.
Ad esempio l’idrometro di Ravone, posizionato all’imbocco della tombatura, ha registrato l’ultimo dato di 3,14 m (valore di allarme 2,0 m) alle 20:15 del 19 ottobre, prima di essere presumibilmente sommerso dalla piena. Il precedente massimo risale al 17 maggio del 2023 quando nel picco di piena fu registrato alla tombatura il valore di 2.54 m.
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Per un approfondimento sulla situazione del torrente Ravone:
- Rischio alluvione, lo studio del torrente Ravone (Ecoscienza, n. 5/2023)
- Torrente Ravone, le attività della task force (Ecoscienza, n. 5/2023)
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