Protezione civile, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale
Si chiama IT-alert e il prossimo 10 luglio alle ore 12 sarà testato per la prima volta anche in Emilia-Romagna.
Il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale si attiva in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso (ad esempio maremoti, incidenti in stabilimenti industriali o precipitazioni molto intense) e, agganciando le celle telefoniche dei telefoni cellulari, funziona inviando un messaggio sonoro e un avviso di testo che raggiunge contemporaneamente tutte le persone che si trovano nel luogo interessato dall'emergenza.
Il breve messaggio speciale invia un avvertimento in italiano e in inglese. È stato messo a punto dal Dipartimento nazionale di protezione civile ed è stato presentato oggi a Bologna dalla vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, e dalla direttrice dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini.
La sperimentazione ha già riguardato nei giorni scorsi Toscana, Sardegna, Sicilia e Calabria. Per arrivare preparati all’appuntamento, la Regione Emilia-Romagna ha incontrato e informato tutti i soggetti del sistema regionale e di protezione civile: Prefetture, Comuni, Province, Anci, Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali, Ufficio scolastico regionale, categorie professionali e volontariato. Uno specifico piano di comunicazione prevede inoltre l’attivazione di vari canali, tra cui i social, per diffondere la notizia a ridosso dell’evento.
Il test del 10 luglio
IT-alert il 10 luglio alle ore 12 invierà un messaggio di test a chi si trova in Emilia-Romagna.
Chi riceve il messaggio di test non dovrà fare nulla tranne leggere il messaggio stesso. L’invito poi per tutti è di andare sul sito it-alert.it e rispondere al questionario preparato in occasione del test: le risposte fornite permetteranno di migliorare il sistema.
Una volta chiusa questa prima fase sperimentale, nel 2024 IT-alert diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.
È un sistema aggiuntivo, complementare ai sistema di allerta già attivi a livello regionale. “E’ bene ribadire che si tratta di un test e che nessuno dovrà preoccuparsi quando riceverà il messaggio- ha sottolineato la vicepresidente Priolo-. La nostra regione ha già un sistema di allertamento ben strutturato, ma è importante anche questa integrazione, per raggiungere quanta più popolazione possibile, residenti e non residenti. Chiediamo a chiunque si trovi sul nostro territorio lunedì 10 luglio, quando riceverà il messaggio, di compilare il questionario, in questo modo aiuteremo il Dipartimento nazionale di Protezione civile ad affinare il sistema per rendere lo strumento sempre più efficace”.
Come funziona IT-alert
Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio IT-alert. Non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione. Il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un'area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.
Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori della stessa area oppure può capitare che il messaggio non venga recapitato in aree senza copertura. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
Il piano di comunicazione
Le informazioni sul test di IT-alert previsto per lunedì 10 luglio sono reperibili sulle home page del sito della Regione e dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Il progetto sarà inoltre presentato con post, storie e reel sui canali social regionali: permetteranno di ricordare l’appuntamento del 10 luglio, inviteranno i cittadini a fornire i relativi feedback e racconteranno gli esiti del test. A livello nazionale, sono partiti da giugno spot radio e televisivi sui canali Rai.
Tutti i materiali di comunicazione (locandine e video) sono disponibili online sul sito dell'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la protezione civile all'indirizzo https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/it-alert-er/materiali-it-alert-er
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