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Qualità del paesaggio: azioni e strategie regionali

Una tavola rotonda per riflettere sugli Osservatori locali per il paesaggio con gli stakeholder di settore

Lo scorso 14 dicembre l’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio ER, costituito da pochi mesi dalla Regione Emilia-Romagna per attuare i principi della Convenzione europea del paesaggio, si è presentato avviando una riflessione sulle azioni da svolgere per la diffusione della cultura del paesaggio e per la sua valorizzazione, per il monitoraggio delle sue trasformazioni e la condivisione delle azioni e delle strategie per la sua tutela e il suo sviluppo.
L’occasione ha permesso al Comitato Scientifico di presentare il logo e la Carta dei valori dell’Osservatorio regionale per il paesaggio, illustrare il programma delle attività dello stesso Osservatorio e riflettere sull’operato insieme agli Enti e ai soggetti che già operano sul territorio e che si riconoscono nei contenuti e nei valori della Convenzione europea del paesaggio: GAL, CEAS, Osservatori locali per il paesaggio già costituiti, Contratti di Fiume ecc...
Tra gli altri interventi, segnaliamo quello del Prof. Raffaele Milani sullo sguardo filosofico al tema del paesaggio e del rapporto tra questo e l'uomo, l'invito della Prof.ssa Benedetta Castiglioni a guardare il paesaggio come opportunità da cui partire per guardare, ascoltare, imparare e quindi agire e in ultimo tra i vari interventi nella tavola rotonda quello di Paolo Tamburini di Arpae Emilia-Romagna, che ha evidenziato il contributo alla cultura del paesaggio che forniscono i Centri di educazione alla sostenibilità.
L'educazione alla sostenibilità, che la Regione Emilia-Romagna promuove da venti anni con la legge 15/1996 aggiornata dalla LR 27/2009 (38 Ceas accreditati e un Programma triennale Infeas coordinati da Arpae), è già concretamente un programma e un’azione che riconosce, promuove e valorizza la qualità del paesaggio del territorio regionale.
Il paesaggio è una idea complessa: naturale, ambientale, sociale, economico e da una ventina di anni "digitale". Una struttura in costante evoluzione che ha bisogno di essere studiato, percepito, vissuto, agito, con nuove chiavi di lettura e metodologie.  La necessità è di disporre di politiche integrate, non settoriali, e quindi di una visione e una azione sistemica.
I Ceas sono strutture del nostro territorio che promuovono processi educativi e partecipativi (38 in Emilia-Romagna), che sono già all'opera sul paesaggio e possono da subito mettere ancora più a sistema in propri servizi educativi in tema di paesaggio.