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Rapporto dell'evento dal 17 al 19 settembre 2024

Intense precipitazioni provocano piene e criticità idrogeologiche nella Regione centro-orientale

Dal 17 al 19 settembre 2024 la stazionarietà del ciclone Boris sulla regione Emilia-Romagna, le anomalie record della temperatura del mar Mediterraneo e l’elevato flusso di vapor d’acqua trasportato dalle correnti di scirocco, hanno determinato lo sviluppo di temporali e rovesci molto intensi lungo la fascia collinare centro-orientale, con accumuli sul Bolognese, Ravennate e Forlivese equivalenti a 3-4 volte la pioggia media di settembre, e tempi di ritorno stimati puntualmente superiori anche a 200 anni. 

Piene moderate si sono registrate sui fiumi Secchia, Panaro, Samoggia, Reno, Ronco e Savio, che sono transitate nei tratti vallivi occupando le aree golenali ma contenute all’interno degli argini, senza creare particolari criticità sui territori attraversati. Su Idice, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone e Montone le più intense precipitazioni hanno invece generato piene prossime o superiori ai franchi arginali, ed anche ai massimi storici, registrati nei recenti eventi di maggio 2023. 

Sui corsi d’acqua dall’Idice al Montone i rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani hanno causato intensi fenomeni di ruscellamento, erosione delle sponde, trasporto solido e localizzate esondazioni, soprattutto nei rii e torrenti minori, a carico di edifici e della viabilità. Gli elevati colmi di piena raggiunti nei tratti vallivi hanno causato diffuse tracimazioni e rotture arginali, con conseguenti allagamenti e ingenti danni ad edifici, attività produttive, viabilità, che hanno reso necessarie evacuazioni sia in fase preventiva che in corso di evento. La significativa mareggiata ha prodotto limitati impatti sulla costa ravennate e cesenate, ma ha registrato ingenti accumuli di materiale trasportato dalle piene dei fiumi.

Dal punto di vista degli effetti idrogeologici e idraulici sul territorio, nonostante l’evento di settembre abbia avuto sui bacini dall’Idice al Montone una magnitudo maggiore degli eventi di maggio 2023 dal punto di vista dell’intensità delle precipitazioni e dei livelli al colmo di piena raggiunti, l'estensione dei territori allagati nell’evento in esame, sia in Appennino che in pianura è stata di gran lunga inferiore.

La previsione anticipata dell’evento, con l’emissione dell’allerta rossa da parte del Centro Funzionale ARPAE-SIMC e dell’Agenzia di Protezione Civile, ha consentito di mettere in campo il livello più alto di mobilitazione, con numerose evacuazioni, sia preventive che in corso di evento, ed azioni di contrasto all’emergenza.

Rapporto meteo dal 17 al 19 settembre 2024