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Gelate tardive in agricoltura, rinnovato il servizio di previsioni

Novità per il servizio di previsioni di temperatura a brevissimo termine, disponibile tutti i giorni al tramonto

Con l'approssimarsi della primavera e il risveglio vegetativo delle colture, spesso anticipato dalle elevate temperature invernali, è necessario monitorare il rischio di forti raffreddamenti notturni.

Arpae fornisce da diversi anni un servizio di previsione a brevissimo termine delle temperature notturne (fino all’alba), attraverso l'utilizzo di un modello previsionale applicato a livello puntuale. Da quest’anno sono state introdotte alcune novità

Il modello non si basa più unicamente su alcuni siti rappresentativi della frutticoltura regionale ma viene applicato su tutte le stazioni termo-igrometriche della rete Arpae attualmente attiva (figura 1), localizzate in aree suscettibili a raffreddamenti di tipo radiativo. I parametri di raffreddamento del modello sono stati ricalibrati selezionando gli eventi di raffreddamento più rappresentativi verificatisi dal 2011 a oggi su ogni stazione; questo ha permesso di restringere considerevolmente l’intervallo di incertezza associato alla previsione, per le stazioni con una buona disponibilità di dati.  Infine, la data d’inizio del servizio, fino ad ora fissata per il 1 marzo, è stata anticipata al 15 febbraio, al fine di allineare il servizio con gli ormai mutati calendari fenologici delle colture, determinati da inverni sempre più miti.

Mappa stazioni gelate tardive

Figura 1 - mappa delle stazioni termo-igrometriche della rete Arpae

Negli ultimi anni, nonostante l’incremento complessivo delle temperature osservato anche a livello regionale, il rischio da gelata tardiva non sembra diminuire: al contrario, la concomitanza degli anticipi nel risveglio vegetativo e una spiccata variabilità primaverile concorrono al verificarsi di ritorni di freddo nei mesi di marzo e aprile, con conseguenti danni agli organi vegetali più sensibili. In queste circostanze, il rischio di compromettere la produzione agricola, soprattutto quella frutticola, è molto elevato. 

Gli ultimi quattro anni, ad eccezione del 2022, sono stati emblematici di questo fenomeno: nel 2020 le gelate di fine marzo e inizio aprile hanno provocato danni stimati in 400 milioni di euro, nel 2021 le gelate di metà marzo e inizio aprile hanno provocato ingenti danni alle colture frutticole, amplificati dall’inverno mite e dalle elevatissime temperature massime tra i due eventi; condizioni molto simili si sono verificate nel 2023. Gli effetti delle gelate di tipo radiativo, come la maggior parte di quelle che si verificano nel nostro territorio, possono essere contrastati con opportuni sistemi di difesa (es. irrigazione sottochioma, ventole). L'attivazione di questi sistemi richiede di conoscere a breve termine (la sera prima) l'entità del raffreddamento notturno previsto. 

Oltre al servizio di previsione a brevissimo termine, è operativo anche un servizio via e-mail che fornisce un preavviso di carattere più generale, qualora siano previste condizioni di forte raffreddamento per i giorni successivi. È possibile richiedere di essere inclusi tra i destinatari dell’avviso scrivendo una mail all’indirizzo serviziogelate@arpae.it.