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Siccità grave in Emilia-Romagna, aggiornamento al 29 giugno

Giugno con precipitazioni molto inferiori alle attese e temperature superiori alla norma. Deficit idrici gravi in tutta la regione

Permane grave la siccità anche in Emilia-Romagna, la Regione ha dichiarato il 21 giugno scorso lo stato di crisi regionale e oggi il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha firmato la richiesta dello stato di emergenza nazionale al Governo.
In Emilia-Romagna i dati indicano che a giugno è piovuto molto meno delle attese climatiche, l’anomalia mensile di precipitazione, al 26 giugno, si conferma decisamente negativa (-45 mm), circa il 75 % in meno rispetto al clima di riferimento. Valori questi, tra i più bassi, dal 1961 ad oggi, assieme agli anni 2019, 2017 e 2012. Preoccupazioni confermate anche considerando i dati sul lungo periodo, dal 1° ottobre 2021 al 26 giugno 2022 (anno idrologico), le piogge cumulate risultano molto inferiori alle attese climatiche, tra quelle più basse della serie dal 1962 ad oggi, con uno scostamento negativo superiore a 200 mm rispetto alle medie del clima recente (1991-2020).
Situazione critica anche per le colture in campo, aggravata non solo dalla mancanza di precipitazioni ma anche dalle alte temperature registrate nel mese di giugno, molto superiori alla norma (circa + 3 °C per le massime giornaliere). Fino al giorno 26, il mese di giugno 2022 si posiziona infatti al 3° posto tra i più caldi, dal 1961 ad oggi, dopo il 2003 e poco dopo il 2019. Le elevate temperature, unite alla carenza di precipitazioni hanno aumentato l’evapotraspirazione delle piante (circa 15 mm in più rispetto alla norma) peggiorando ulteriormente il bilancio idroclimatico che, al 26 giugno 2022 risultava pari a -140 mm (valore stimato come media regionale). In tutta l’area di pianura si assiste a un deficit idrico grave, il bilancio idroclimatico, calcolato da inizio ottobre, è simile a quello che solitamente si registra a fine estate (quasi ovunque inferiore al 5° percentile, tra i più bassi degli ultimi 20 anni) e l’acqua disponibile nei terreni rimane molto inferiore alla norma.
L’estrema scarsità di piogge registrata da ottobre ad oggi, si riflette direttamente anche sulla dotazione idrica della falda ipodermica che vede ora profondità molto elevate e confrontabili a quelle misurate nelle annate più siccitose come il 2012 ed il 2017.
Per quanto riguarda i fiumi regionali, al momento si osservano portate ovunque in diminuzione. Le portate medie mensili parziali di giugno per i principali corsi d’acqua, risultano inferiori alle medie storiche del periodo di riferimento in tutto il territorio regionale, su valori confrontabili ai minimi storici del periodo; quelle del fiume Po, risultano decisamente inferiori alle medie storiche del lungo periodo e confrontabili con i minimi storici.
Arpae prosegue i monitoraggi e intensifica le attività istituzionali per fornire pieno supporto agli Enti preposti alla gestione della risorsa idrica.
Segui gli aggiornamenti anche a scala più ampia (nel distretto Padano) con i comunicati dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (https://www.adbpo.it/)

PER APPROFONDIRE
Monitoraggio regionale siccità in Emilia-Romagna
Segui l’evoluzione di piogge e temperature, rispetto al clima

NOTIZIE CORRELATE
Quadro informativo siccità 2022 in Emilia-Romagna (completo fino all’ultimo aggiornamento dei dati)
Comunicati sul sito dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po