Vivere in un pianeta vivo
“Se parliamo di diritti diciamo che il primo diritto è quello di Vivere in un Pianeta Vivo, vale a dire che ogni generazione ha l'obbligo morale di lasciare integri i valori ambientali per chi verrà dopo di lei”: l’assessore all’Ambiente, Paola Gazzolo, ha aperto con queste parole il convegno promosso oggi da Regione Emilia-Romagna e Arpae in occasione del Trentennale della Dichiarazione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Unendo diritti e ambiente sotto il titolo Vivere in un Pianeta Vivo, davanti a un pubblico principalmente composto da studenti e docenti dei licei e delle scuole medie bolognesi, tecnici e amministratori locali, si è parlato in chiave interdisciplinare di educazione, politiche sociali e di emergenza climatica, nell'orizzonte strategico dall'Agenda 2030 dell'Onu, di cosa è possibile fare per garantire il futuro delle nuove generazioni e dei sistemi viventi del pianeta.
Gli interventi della mattinata, coordinati da Gino Passerini (politiche sociali della Regione) hanno offerto la presentazione del Programma regionale 2020-2022 dell’Educazione alla sostenibilità (Paolo Tamburini, Arpae), lo scenario del cambiamento climatico dal quadro planetario a quello regionale (Vittorio Marletto, climatologo, Osservatorio clima Arpae), la strategia di mitigazione e adattamento cambio clima (Patrizia Bianconi, Direzione Ambiente RER), una riflessione sugli obiettivi dell'educazione a scuola e per la cittadinanza (Agostina Melucci, Ufficio Scolastico Regionale), e sui diritti al futuro delle nuove generazioni (Silvia Taviani, Save the children). Appropriato, significativo e appassionato il contributo degli studenti delle scuole presenti (100 ragazzi di 4 scuole bolognesi) e la loro interlocuzione con i relatori della mattinata, così come quello dei Centri di educazione alla sostenibilità del territorio.
“Anche le politiche più attente e le intenzioni migliori hanno bisogno di una cosa in più: la partecipazione attiva di tutti”, ha aggiunto Gazzolo. “Su questo il nostro impegno è massimo. Il futuro è davvero nelle nostre mani, come ci insegnano le mobilitazioni giovanili di questi mesi. In Emilia-Romagna siamo consapevoli della necessità di una svolta ecologica profonda e la vogliamo costruire assieme”.
Fonte Rete di educazione alla sostenibilità, Regione Emilia-Romagna, a questo link le presentazioni e il video streaming