Workshop online sul disaccoppiamento
La Task Force Snpa per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 si è riunita in videoconferenza il 20 maggio 2020 con l’obiettivo di capitalizzare la conoscenza acquisita durante i laboratori sulla contabilità ambientale e approfondire l’utilità degli indici di intensità come strumenti di supporto alle decisioni per una verifica del disaccoppiamento da un punto di vista grafico e analitico.
Nel 1992 il World Business Council for Sustainable Development introduce l’eco-efficienza (efficienza economico-ambientale), precursore del disaccoppiamento. Affidandoci a bibliografia Unep e Ocse siamo partiti da questo indice ibrido per la misurazione dell’efficienza in termini di pressione ambientale per unità di valore economico prodotto, in un percorso orientato all’economia circolare e per sperimentare la metodologia proposta sul disaccoppiamento. Nel contesto di misurazione del progresso multidimensionale proposto da Unep abbiamo elaborato da fonti ufficiali l’indice di intensità di produzione dei rifiuti urbani, dato dal rapporto tra pressione e determinante, per quattro regioni coinvolte nel test (Piemonte, Umbria, Lombardia, Emilia-Romagna).
L’Ocse definisce il disaccoppiamento come la rottura del legame tra pressioni ambientali e produzione economica e lo descrive considerando due indici complementari: resource decouplinge impact decoupling, riferiti rispettivamente a un aumento della produttività delle risorse e dell’eco-efficienza.
L’Ocse suggerisce le Spese in consumi delle famiglie e il Reddito disponibile come determinanti, e i Rifiuti urbani che vanno a smaltimento come pressione.
Fonte: Decoupling natural resource use and environmental impacts from economic growth, Unep 2011, p. 4.
Cosi come rappresentate dal grafico teorico le attività economiche (Determinante) e l’impatto ambientale (Pressione) sono in disaccoppiamento assoluto: la variabile ambientale è stabile o decrescente e contestualmente la variabile economica aumenta. Con disaccoppiamento relativo il tasso di crescita di un parametro ambientale si mantiene inferiore al tasso di crescita del determinante economico, prodromico di un potenziale disaccoppiamento assoluto.
Dalla Proposta metodologica di verifica del disaccoppiamento, pubblicato sulla rivista Ecoscienza di Arpae 3/2019, per la Task Force abbiamo considerato per ogni regione i 3 criteri e sollecitato una discussione sul significato delle elaborazioni analitiche e grafiche.
- Rappresentazione dell’indice di intensità: con l’indice decrescente si può presumere che sia in atto un percorso di disaccoppiamento.
- Rappresentazione dei due indicatori componenti l’indice di intensità (determinante e pressione), confrontabili nello stesso grafico: 1 e 2 consentono di verificare se esista un percorso di disaccoppiamento, se sia assoluto o relativo, e identificarne alcune responsabilità.
- Verifica analitica con il fattore di disaccoppiamento Ocse: se il fattore è compreso tra 0 e 1 il disaccoppiamento è confermato.
Incrociando i risultati e considerando la storia economica e ambientale, il workshop è stato teatro di analisi, interpretazioni e ipotesi sulle cause dell’eventuale dissociazione della produzione di rifiuti urbani nelle quattro regioni.
Elisa Bonazzi, economista ambientale, Arpae Emilia-Romagna
Co-coordinatrice Task Force Agenda 2030 Snpa
Per ricevere le elaborazioni regionali e/o per ricevere il video della registrazione del seminario, inviare richiesta tramite email a: ebonazzi@arpae.it
Bibliografia
Oecd, 2004.Measuring Sustainable Development. INTEGRATED ECONOMIC, ENVIRONMENTAL AND SOCIAL FRAMEWORKS
Unep, 2011. Decoupling Natural Resource Use and Environmental Impacts from Economic Growth
Oecd, 2002. Indicators to measure decoupling of environmental pressure from economic growth, Sustainable Development, SG/SD(2002)1FINAL
Resoconto completo del workshop del 20 maggio 2020