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Effetti a breve termine

Gli studi più numerosi sono quelli sugli effetti a breve termine e molti di essi prendono in considerazione le variazioni di mortalità e di ricoveri ospedalieri. Per questi esiti sanitari esistono infatti database standardizzati a livello internazionale e di qualità, anche se essi rappresentano solo la punta dell’iceberg degli effetti legati all’inquinamento. Le patologie più influenzate dalle variazioni giornaliere dei livelli di inquinamento atmosferico sono le patologie respiratorie e cardiache in soggetti predisposti, le infezioni respiratorie acute, le crisi di asma bronchiale, i disturbi circolatori e ischemici. Prendendo a riferimento il PM10 gli effetti in termini di incrementi di mortalità naturale per variazioni di 10 μg/m3 di PM10 sono di circa lo 0,5%. Piccoli, in un certo senso, ma distribuiti sull’intera popolazione  e da confrontare con livelli che in Emilia-Romagna superano spesso il limite di legge giornaliero di 50 μg/me non raramente i 100 μg/m3. Gli individui rispondono in modo diverso all’esposizione all’inquinamento atmosferico e le caratteristiche che contribuiscono a queste variazioni sono comprese nel concetto di suscettibilità che è legato allo stato di salute complessivo e a caratteristiche genetiche individuali. Particolari precauzioni devono essere adottate da alcuni gruppi di popolazione (ad esempio bambini, persone con disturbi respiratori e cardiaci, anziani).