Cosa sono i profili delle acque di balneazione
I profili delle acque di balneazione rappresentano una "carta d'identità" delle singole acque, basata sulla conoscenza del territorio e delle pressioni che insistono sulla fascia costiera. Le aree sono infatti identificate sulla base della conoscenza delle caratteristiche del rispettivo profilo. Acque di balneazione già esistenti possono essere raggruppate purché contigue e con profili simili. I profili delle singole acque devono per legge contenere:
- la descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche e idrologiche delle acque di balneazione e di quelle di superficie il cui bacino drenante recapita nell'acqua stessa poiché possibile fonte di inquinamento;
- l'identificazione e la valutazione delle cause di inquinamento che possono influire sulle acque di balneazione e danneggiare la salute dei bagnanti;
- la valutazione del potenziale di proliferazione cianobatterica;
- la valutazione del potenziale di proliferazione di macroalghe e/o fitoplancton;
- l'ubicazione del punto di monitoraggio.
Qualora la valutazione delle pressioni segnali la probabilità di un rischio di inquinamento di breve durata, dovranno obbligatoriamente essere esplicitate anche le seguenti informazioni:
- previsioni circa la natura, la frequenza e la durata dell'inquinamento di breve durata;
- informazioni dettagliate sulle restanti cause di inquinamento, incluse le misure di gestione adottate e le scadenze fissate per l'eliminazione delle cause;
- le misure di gestione adottate durante l'inquinamento di breve durata nonché l'identità degli Enti o delle Autorità responsabili dell' adozione.
L'aggiornamento dei profili delle acque di balneazione deve essere realizzato secondo un preciso scadenziario che dipende dalla classificazione che hanno ottenuto le singole aree di balneazione. In particolare, se le acque di balneazione risultano di qualità "eccellente" i profili dovranno essere rivisti solo nel caso in cui tale classificazione passi a "buona", "sufficiente" o "scarsa". In tutti gli altri casi esiste invece una frequenza minima di revisione da rispettare:
- almeno ogni 4 anni in caso di acque classificate "buone";
- almeno ogni 3 anni in caso di acque classificate "sufficienti";
- almeno ogni 2 anni in caso di acque classificate "scarse".
I profili di balneazione sono disponibili e scaricabili sul Portale Acque del Ministero della Salute, selezionando il Comune e successivamente l'acqua di balneazione.
Le attività per la realizzazione dei profili delle acque di balneazione della regione Emilia-Romagna sono state coordinate da Arpae Direzione tecnica, in stretto accordo con il Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua e il Servizio Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, con il contributo delle sezioni Arpae di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, del Servizio IdroMeteoClima, della struttura oceanografica Daphne e l'ausilio dei Dipartimenti di Salute Pubblica.