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Domande frequenti

Le F.A.Q., domande più frequenti sul tema della balneazione.

Quali informazioni riporta il sito web "Acque di balneazione" della Regione Emilia-Romagna?
Il sito regionale riporta, per tutta la stagione balneare, le informazioni sulla qualità igienico-sanitaria delle acque di balneazione desunte dall’analisi dei campioni di monitoraggio e, nel periodo di attività balneare, anche quelle desunte dalle indicazioni ricevute dalle Autorità competenti. I contenuti del sito integrano le informazioni che, ai sensi della vigente normativa, vengono diffuse dalle Amministrazioni Comunali, alle quali spetta in particolare la gestione della segnaletica da apporre nelle immediate vicinanze di ciascuna acqua di balneazione riguardo a:

  • delimitazione dei tratti non adibiti alla balneazione e quindi permanentemente vietati;
  • delimitazione dei tratti interessati da divieto temporaneo della balneazione;
  • informazione sulle principali caratteristiche di ogni acqua di balneazione.

Esistono dei tratti di costa regionale permanentemente vietati alla balneazione?
La costa emiliano romagnola è riservata alla balneazione in tutti i tratti ad eccezione di:

  • porti canale nel raggio di 150 m dai moli dell'imboccatura (causa transito natanti);
  • corridoi di atterraggio unità da diporto-traffico opportunamente segnalati;
  • scogliere in costruzione entro 100m dalle stesse;
  • tubazioni e condotte di prelievo/scarico acqua di mare opportunamente segnalate e foci di corpi idrici superficiali per 50 m a nord e a sud degli stessi;
  • zone permanentemente o temporaneamente vietate con apposito atto formale (causa inquinamento, presenza zona militare, area adibita a pesca ecc.).

L'esclusione permanente dalla balneazione è definita nell'Ordinanza balneare annuale emessa dalla regione prima dell'inizio della stagione balneare.

Cos'è un' "acqua di balneazione"?
L'acqua di balneazione è un'acqua superficiale o parte di essa nella quale l'autorità competente prevede venga praticata la balneazione e nella quale non ha imposto un divieto permanente di balneazione (D.Lgs 116/2008 art. 1, comma 3). Possono pertanto essere compresi tratti di mare, di fiume e di lago. Non sono invece comprese (D.Lgs:116/2008 art. 1, comma 4):

  • le piscine e le terme;
  • le acque confinate soggette a trattamento o utilizzate a fini terapeutici;
  • le acque confinate create artificialmente e separate dalle acque superficiali e dalle acque sotterranee.

 

Cosa sono gli Enterococchi intestinali?
Gli Enterococchi intestinali sono batteri di forma sferica (cocchi) disposti a catenelle; fanno parte della flora microbica intestinale umana e animale. La loro presenza è indice di contaminazione fecale. Il limite accettato per le acque marine è di 200 UFC/100 ml.

Cosa sono gli Escherichia coli?
Gli Escherichia coli sono dei batteri che vivono nella parte inferiore dell´intestino di animali a sangue caldo (uccelli e mammiferi, incluso l´uomo). Il loro ritrovamento nei corpi idrici segnala la presenza di condizioni di fecalizzazione (è il principale indicatore di contaminazione fecale, insieme agli Enterococchi). Il numero di cellule di Escherichia coli nelle feci che un umano espelle in un giorno va dai 100 miliardi (10^11) ai 10 trilioni (10^19). Il limite accettato per le acque marine è di 500 UFC/100 ml.

 Che cos'è un "profilo di balneazione"?
Un profilo di balneazione è un documento che contiene la descrizione delle caratteristiche fisiche, geografiche e idrologiche della area di balneazione, l'identificazione del punto di monitoraggio e delle possibili fonti di inquinamento che possono influire negativamente sulla sua qualità, nonché la valutazione dei rischi associati alla potenziale proliferazione di cianobatteri, macroalghe e/o fitoplancton (D.Lgs. 116/2008 Allegato III, art. 1).

 Che cos'è un "inquinamento di breve durata"?

Per "inquinamento di breve durata" si intende "una contaminazione microbiologica le cui cause sono chiaramente identificabili e che si presume normalmente non influisca sulla qualità delle acque di balneazione per più di 72 ore circa dal momento della prima incidenza e per cui l'autorità competente ha stabilito procedure per prevedere e affrontare tali episodi come indicato nell'allegato II" del D.lgs. 116/2008 (D.Lgs. 116/2008, art. 2, comma 1, lettera d).

Che cos'è una "situazione anomala"?
Per situazione anomala si intende "un evento o combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione e il cui verificarsi è previsto in media non più di una volta ogni quattro anni" (D.Lgs. 116/2008 art. 2, comma 1, lettera g). 

Cosa si intende per "misure di gestione"?
Per misure di gestione si intendono le attività di seguito specificate (D.Lgs. 116/2008 art 2, comma 1 lettera f):

1) istituzione e aggiornamento di un profilo delle acque di balneazione;

2) istituzione di un calendario di monitoraggio;

3) monitoraggio delle acque di balneazione;

4) valutazione della qualità delle acque di balneazione;

5) classificazione delle acque di balneazione;

6) identificazione e valutazione delle cause dell'inquinamento che potrebbero influire sulle acque di balneazione e nuocere alla salute dei bagnanti;

7) informazione al pubblico;

8) azioni volte ad evitare l'esposizione dei bagnanti, all'inquinamento;

9) azioni volte a ridurre il rischio di inquinamento;

10) azioni volte alla rimozione delle cause di inquinamento ed al miglioramento delle acque di balneazione

Cosa sono i punti di monitoraggio?
Rappresentano le stazioni in corrispondenza delle quali si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione. Sono dislocate ciascuna all'interno di un'acqua di balneazione e rappresentano il punto nel quale ripetutamente vengono effettuati i campionamenti secondo il calendario previsto dalla norma.

Che cos'è l'"inquinamento"?
Per inquinamento si intende la presenza di contaminazione microbiologica o di altri organismi o di materiale/sostanza (...) che influiscono sulla qualità delle acque di balneazione e comportano un rischio per la salute dei bagnanti (D.Lgs, 116/2008 art. 2 comma 1, lettera c).

Cosa si intende per "stagione balneare"?
Ai sensi della normativa vigente (D.Lgs 116/2008 art. 2 comma 1 lettera e) è il periodo di tempo compreso fra il 1° maggio e il 30 settembre di ogni anno. Le regioni hanno facoltà di ampliare o ridurre la stagione balneare secondo le esigenze o le consuetudini locali.

 Quando e come un'acqua temporaneamente chiusa può essere riaperta alla balneazione?
Acque temporaneamente chiuse a seguito di un superamento dei valori limite previsti dalla norma sono riaperte alla balneazione a fronte di un primo esito analitico favorevole, successivo all'evento di inquinamento, che dimostri il ripristino della qualità delle acque di balneazione (D.M. 30/03/2010 art. 4, comma b).

Quando un'acqua di balneazione è temporaneamente interdetta alla balneazione?
Un' acqua di balneazione si definisce temporaneamente interdetta alla balneazione quando, in conseguenza di esito analitico sfavorevole (Escherichia coli >500 UFC/100ml e/o Enterococchi intestinali >200 UFC/100ml), il sindaco decreta, con opportuno atto formale (ordinanza sindacale), la chiusura della stessa.

Un'acqua classificata eccellente, buona o sufficiente, può essere temporaneamente interdetta alla balneazione?
Dal momento che la classificazione delle acque non è sinonimo di balneabilità delle stesse, può certamente accadere che un´acqua di balneazione classificata eccellente, buona o sufficiente sia temporaneamente vietata alla balneazione per effetto di esiti analitici non conformi (che evidenziano il verificarsi di un inquinamento) o di misure di gestione messe in atto in via precauzionale a tutela della salute del bagnante. Nel caso di acque di balneazione classificate "scarse", invece, l´acqua risulta obbligatoriamente chiusa alla balneazione (D.Lgs. 116/2008 art. 8, comma 4, lettera a, punto 1) per lo meno fino a quando l´individuazione delle cause e la riduzione/eliminazione delle stesse non abbiano ripristinato una qualità almeno "sufficiente".

Quando un' "acqua di balneazione" deve essere vietata permanentemente alla balneazione?
Un'acqua di balneazione va permanentemente vietata alla balneazione dopo 5 anni consecutivi di classificazione "scarsa".

Un'acqua classificata scarsa può essere balneabile?
Un´acqua di balneazione classificata "scarsa" non può in alcun modo essere balneabile; può diventarlo solo nel caso in cui un miglioramento della sua qualità la porti a raggiungere la classe "sufficiente" o superiore.

Quando e come un'acqua classificata temporaneamente scarsa può essere riaperta alla balneazione?
Perché la riapertura si verifichi è necessario che siano messe in atto misure  volte ad individuare e ridurre o eliminare le cause che ne hanno determinato la bassa classificazione. Una volta attuate le misure di risanamento l'acqua può essere sottoposta a monitoraggio e nuovamente classificata sulla base degli esiti analitici ottenuti (D.M. 30/03/2010 art. 2, comma 7 e D.Lgs. 116/2008 art. 7, comma 5, lettera b).