Zone vietate alla balneazione
Sono i tratti del litorale regionale, circa 28 km su un totale di 136 km, che non sono adibiti alla balneazione, sulla base dei criteri stabiliti nell'Ordinanza Balneare n. 1/2019 della Regione Emilia-Romagna ed individuate con la Delibera di Giunta Regionale n.504 del 25/03/2024 della Regione Emilia-Romagna. Su di esse vige un divieto permanente di balneazione. Nella mappa dati interattiva delle acque di balneazione, sono indicate come zone rosa contornate di rosso. Si tratta di zone del litorale destinate ad attività particolari che ne escludono l'idoneità alla balneazione, o di aree a rischio per la salute del bagnante per motivi igienico-sanitari o motivi di sicurezza.
Le zone non adibite alla balneazione, e quindi vietate, si suddividono nelle seguenti categorie:
- aree adibite alla molluschicoltura: la Sacca di Goro, nell'omonimo comune, quasi interamente destinata a questa attività;
- aree militari: il poligono di tiro Foce Reno di Casal Borsetti, nel comune di Ravenna;
- zone sottoposte a vincolo di conservazione per la salvaguardia della fauna e della flora locale: la riserva naturale della foce del torrente Bevano, inserita all'interno del “Parco Regionale del Delta del Po”;
- foci fluviali: sottoposte a divieto a causa dei potenziali apporti inquinanti veicolati;
- aree portuali: il divieto di balneazione in tutti i porti e porti canale è legato al transito di imbarcazioni.
Balneazione in acque dolci
In tutto il territorio dell´Emilia-Romagna non esistono acque interne individuate come acque destinate alla balneazione: sui fiumi e laghi della Regione non viene effettuato il monitoraggio per la tutela della salute dei bagnanti.