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100% Natura, 100% Cultura

Per diffondere informazioni e conoscenze sulla biodiversità ed educare alla conservazione del patrimonio biologico regionale.

Biodiversità 250 px di base.pngUn'indagine realizzata da Eurobarometro nel 2010 ha segnalato che la maggior parte dei cittadini europei ritiene di non essere adeguatamente informata sulla biodiversità. Legato al concetto di Biodiversità è anche la diversità in ambito agricolo e alimentare, così come quella che riguarda il “diverso da me” a livello relazionale umano e culturale. La comprensione del concetto di biodiversità e la consapevolezza della sua importanza sono ancora troppo limitate ed esistono oggettive difficoltà nel comunicare questi aspetti.

Il 22 maggio di ogni anno ricorre la Giornata europea della biodiversità. Il 22 maggio è dedicato alla biodiversità a partire dal 2000, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha voluto celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica firmata nel 1992 a Nairobi in Kenya, proprio per tutelare la la molteplicità degli organismi viventi e scongiurare l'estinzione di quelli messi a rischio dalle minacce che gravano sull'ambiente. La biodiversità ci circonda e anche noi ne facciamo parte. I suoi elementi principali sono: le diverse specie che vivono sulla Terra (animali, piante, funghi, alghe, batteri e addirittura virus); le differenze tra individui della medesima specie, dimensioni, forme e/o colori, determinati dalla diversità del patrimonio genetico; i numerosi ecosistemi (ad esempio, gli oceani, le foreste o le barriere coralline), le specie che li abitano e le interazioni che tra di esse si sviluppano. Gli scienziati hanno catalogato circa 1.900.000 specie viventi diverse sulla Terra, ma con ogni probabilità il loro numero è sensibilmente superiore: molte creature sono microscopiche o vivono nelle profondità terrestri o degli oceani, altre, semplicemente, non sono state ancora scoperte. Si ipotizza che le specie complessive possano essere da 3,6 a 100 milioni. Non lo sappiamo, ma la maggioranza degli scienziati ipotizza una ricchezza biologica mondiale sui 10 milioni di specie.

L’Emilia-Romagna ospita un ricco patrimonio di biodiversità grazie ad una serie di fattori favorevoli: la particolare collocazione geografica di tipo continentale, di transizione tra la regione biogeografica mediterranea, calda e arida, e quella alpina, fresca e umida, un territorio vario e articolato che si estende dal mare adriatico ai 2000 metri del crinale appenninico e, non da ultimo, la presenza del basso corso del principale fiume italiano, il Po. Il sistema delle aree protette e dei siti della Rete Natura 2000, così come l’emanazione di specifiche leggi per la tutela della flora e della fauna, sono quindi i principali strumenti della nostra regione per concorrere al raggiungimento di quello che è un obiettivo europeo: arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020 ed entro il 2050 assicurare la protezione e il ripristino della biodiversità europea e quindi anche dei servizi ecosistemici che fornisce.

Anche la Rete Regionale RES si è impegnata in questo senso, progettando azioni condivise, integrate e continuative, rivolte a bambini, ragazzi e adulti sul tema della biodiversità, facendo comprenderne l'importanza, diffondendone la conoscenza, la cura e la valorizzazione. I Ceas collaborano insieme a Comuni, enti gestori delle aree protette e dei siti Natura 2000, associazioni, mondo del volontariato e della cultura per far vivere l’esperienza diretta della biodiversità, perchè, in termini di conoscenza e consapevolezza, sperimentare in prima persona rappresenta sempre l’innesco più naturale ed efficace per l’avvio di un processo di maturazione che conduca giovani e adulti ad acquisire una maggiore responsabilità rispetto ai temi ambientali e a comprendere la necessità di conseguenti, adeguate e più lungimiranti scelte individuali e collettive.

Ogni anno nel weekend e nella settimana del 22 maggio ci saranno giorni ricchi di attività, dove le riflessioni attorno alle domande “Cos'è per me la biodiversità?”, “Cosa posso fare io per la biodiversità?” verranno stimolate non solo leggendo la biodiversità, ma anche suonandola, disegnandola, giocandola, cantandola, recitandola, ecc. con lo slogan 100% natura 100% cultura.


Si legge BIODIVERSITÀ (2016)

si legge biodiversità.jpegCos'è per me la biodiversità?”, “Cosa posso fare io per la biodiversità?”. Queste sono le domande di fondo che hanno fatto da filo conduttore agli oltre 100 eventi di letture in diversi ambienti, durante passeggiate e spettacoli, di giochi e percorsi specifici realizzati nella Giornata Europea della biodiversità 2016 in più di 60 Comuni e nelle aree protette della regione su tutto il territorio regionale, con il supporto organizzativo dell’Ente Parchi Emilia Occidentale per il coordinamento operativo delle attività dei Ceas sul territorio.

Per contribuire a declinare la biodiversità in modo diverso, con linguaggi diversificati, così che ognuno abbia la possibilità poi di tradurre queste nuove esperienze in azioni e pratiche quotidiane, prendendosi cura di luoghi, ambienti, specie animali e vegetali e a partecipare a iniziative di salvaguardia, ripristino, ecc.. sono state coinvolte in particolare le biblioteche comunali, ma non solo. Quindi non semplici visite guidate in ambienti eclatanti dal punto di vista naturale, ma riconoscere la biodiversità anche negli abituali scenari di vita di ciascuno con giochi ed esplorazioni assieme agli educatori di 22 Ceas. Far scoprire la biodiversità non solo in maniera scientifica, ma nei romanzi, nelle poesie con il coinvolgimento di 50 biblioteche comunali e centri di lettura; nella musica e nella pittura con la partecipazione di artisti, musicisti; attraverso il teatro o nelle merende e nei laboratori in 40 Fattorie aperte.


Biodiversità e sostenibilità (2015)

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Per il 2015 la priorità è stata quella di accompagnare e approfondire i temi al centro di Expo2015 Milano. Domenica 20 settembre la Piazzetta sul Cardo nord-ovest è stata interamente dedicata ai temi della sostenibilità e alle attività di educazione, formazione e comunicazione di cittadinanza promosse dalla Regione e dalla rete dei Ceas. Un dialogo con i visitatori, per valorizzare il territorio e cogliere la straordinaria occasione di incontro e confronto fra culture rappresentata da Expo.  La Piazzetta della sostenibilità dell’Emilia-Romagna ha portato una pluralità di stimoli e tematiche attraverso strumenti digitali e non, che hanno utilizzato tutti i sensi (olfatto, udito, vista, tatto, gusto) valorizzando le esperienze e i saperi dei territori.

Numeri alla mano, circa 2.000 persone si sono fermate alla Piazzetta dell'Emilia-Romagna per partecipare ai laboratori e alla campagna SeedER - Diffondi il seme della sostenibilità, per lasciare un loro messaggio sull'albero e prenderne uno lasciato da qulcun altro. C'era chi preferiva fare una pedalata sul bicigeneratore, magari per ricaricare il cellulare, e chi guardava i fantasiosi materiali didattici per spiegare, ai grandi e ai più piccoli, come funzionano le onde sonore e sismiche. E, ancora, i bambini che partecipavano al laboratorio per creare i colori naturali, e persone più adulte intente a realizzare piccoli rifugi per le api solitarie e gli orti in cassetta da portare a casa. L'improvvisazione teatrale dei ragazzi della compagnia Mamimò e gli ecosistemi mobili collegati a una bicicletta.


Educare alla biodiversità (2013-2014)

Il progetto è stato avviato, in stretta collaborazione con i servizi regionali Parchi e risorse forestali e Ricerca, innovazione e promozione del sistema agroalimentare, con l'obiettivo di progettare ogni anno azioni condivise, integrate e continuative rivolte sia a bambini e ragazzi che agli adulti sul tema della biodiversità (diffusione della conoscenza, valorizzazione e cura, etc.) da realizzare sull’intero territorio regionale.

Nella prima fase, attraverso un project work di autoformazione e discussione, che ha coinvolto un gruppo di funzionari regionali e operatori dei Ceas, si sono condivisi linguaggi, esperienze e professionalità maturate negli ultimi anni, in particolare nelle aree protette.

Gli incontri hanno consentito un interessante scambio di punti di vista con professionisti di grande esperienza in tema di biodiversità, tra cui: Stefano Corazza, Elisabetta Falchetti, Ireneo Ferrari, Piero Genovesi, Davide Papotti, Graziano Rossi, Elena Rita Tazzari, Pierluigi Viaroli, Franca Zanichelli.

I due gruppi di lavoro costituiti dai partecipanti hanno affrontato rispettivamente il tema “Educazione alla biodiversità e rete regionale dei Ceas” e “Buone pratiche di educazione alla sostenibilità”. Prodotto finale è un documento complessivo che comprende l’individuazione di priorità da affrontare (Linee di lavoro, approcci/ modalità d’azione ecc.)


Per approfondire: