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Le acque sotterranee

Acque sotterranee - ARPAE DATI AMBIENTALI 2022.png

Lo stato di salute (visualizza la legenda) delle acque sotterranee (falde acquifere, o corpi idrici sotterraneisuddivisi in cinque tipologie: montani, depositi di fondovalle, conoidi alluvionali, freatici di pianura, pianure alluvionali) viene descritto attraverso due indici: 

> Lo stato quantitativo: riassume in modo sintetico la disponibilità della risorsa idrica in un corpo idrico sotterraneo

> Lo stato chimico: riassume in modo sintetico il grado di contaminazione di un corpo idrico sotterraneo

In Emilia-Romagna i principali contaminanti delle acque sotterranee sono nitrati e fitofarmaci. I primi si trovano prevalentemente nei corpi idrici delle conoidi alluvionali, i secondi nei corpi idrici freatici di pianura.

Il loro monitoraggio nella nostra regione è svolto attraverso una rete di 733 stazioni di misura, distribuite sui diversi tipi di corpi idrici sotterranei. A queste si aggiungono 38 stazioni automatiche della piezometria, che misurano il livello dell’acqua nelle falde.

ARPAE 2020 DATI AMBIENTALI - Acque sotterranee e Uomo.png

Lo schema DPSIR mostra come l'attività antropica, in tutti i suoi principali settori, sia causa di pressioni sulle acque sotterranee, con conseguenze (stato) in termini sia di qualità (stato chimico), sia di quantità (stato quantitativo).

Su quest’ultimo aspetto incidono poi sia i prelievi necessari per le attività umane, sia le condizioni climatiche: i livelli dei corpi idrici sotterranei risentono, infatti, dell’andamento delle precipitazioni. 

Gli impatti ricadono sulla popolazione non solo come disponibilità della risorsa idrica, ma anche perché provocano il fenomeno della subsidenza (l’abbassamento del suolo).  

I monitoraggi della rete di Arpae forniscono dati utili per elaborare risposte adeguate in tutte le diverse fasi del ciclo, dall’azione diretta sui determinanti antropici a quella di mitigazione degli impatti finali.


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