Campi elettromagnetici a bassa frequenza
Sulla mappa sottostante sono mostrati i risultati delle campagne di monitoraggio del campo d’induzione magnetica a frequenza di rete (50 Hz) svolte da Arpae Sezione di Parma a partire dal 2014.
Un’introduzione alle caratteristiche delle sorgenti oggetto dei monitoraggi può essere trovata a questo indirizzo.
La normativa nazionale vigente (link) sui campi cosiddetti “ELF” (un acronimo inglese che sta per Extremely Low Frequencies), e più precisamente il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 08/07/2003 "Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti", pubblicato sulla G.U. 28 agosto 2003, n. 200, individua sostanzialmente tre diversi valori limite:
- limite d’esposizione: è un valore istantaneo del campo d’induzione magnetica che non deve essere mai superato in alcuna situazione espositiva ed è pari a 100 µT. Questo limite è stato introdotto come tutela da effetti acuti nel breve termine scientificamente accertati.
- valore d’attenzione: questo limite, numericamente pari a 10 µT, deve essere rispettato nelle aree gioco per l´infanzia, in ambienti abitativi (anche quelli di lavoro per tutti i lavoratori non professionalmente esposti), in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere. Non è però un valore istantaneo, bensì la mediana del campo d’induzione magnetica su 24 ore nelle normali condizioni di esercizio della sorgente indagata. Il Legislatore lo ha introdotto come misura di cautela da eventuali effetti nocivi per la salute a lungo termine (ad oggi non scientificamente accertati).
- obiettivo di qualità: questo limite invece, numericamente pari a 3 µT, è stato introdotto per abbassare progressivamente l’esposizione della popolazione ai valori del campo d’induzione magnetica a 50 Hz. Si applica “nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l´infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio”. Anche l’obiettivo di qualità è riferito alla mediana su 24 ore dei valori di campo nelle normali condizioni di esercizio della sorgente indagata.
Come risulta dalla Tabella sottostante, quando possibile l’Agenzia ha prolungato il monitoraggio dei valori di campo anche oltre le 24 ore previste dalla normativa: il risultato riportato è il valore più alto della mediana su 24 ore nel periodo indagato.
Viene indicata inoltre una distanza approssimativa in metri tra il punto di misura e la sorgente indagata: valori di distanza pari a zero non indicano che la misura è stata fatta “a contatto” con la sorgente, bensì che l’elettrodotto in esame (tipicamente una cabina di trasformazione) si trovava in un locale adiacente al punto in cui è stato posizionato lo strumento di misura.