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Ad Arpae il premio "Vivere a spreco zero" nella categoria Biodiversità

Assegnati a Roma i premi 2024: scelta la Rete dei frutteti della biodiversità, la prima mai realizzata in Italia

La Rete dei frutteti della biodiversità ha vinto l’edizione 2024 di Vivere a Spreco Zero nella categoria “Biodiversità".

A ritirare il premio, la cui consegna è prevista nel pomeriggio di lunedì 16 settembre 2024, per Arpae saranno presenti Maurizio Sirotti e Gabriele Piazzoli dell’Unità agrobiodiversità dell’Agenzia.

La manifestazione è trasmessa in diretta sul canale YouTube di Spreco Zero. La premiazione dei progetti di best practice, le buone pratiche che fanno bene al pianeta, avrà luogo a partire dalle ore 14,00

Il premio Vivere a spreco zero

La campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco zero è promossa da Last minute market in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari (Distal) dell'Università di Bologna. L’obiettivo è riconoscere, promuovere e incoraggiare, favorendone la condivisione, le migliori buone pratiche che, a partire dalla prevenzione e riduzione dello spreco alimentare, rientrino a pieno titolo nelle esperienze di economia circolare e sviluppo sostenibile.

Il premio Vivere a spreco zero è nato nel 2012 per valorizzare azioni concrete e virtuose nell’ambito del contrasto allo spreco di alimenti, acqua, energia, della prevenzione dei rifiuti, degli acquisti verdi nella pubblica amministrazione, della mobilità sostenibile, della riduzione del consumo di suolo, dell’uso efficiente delle risorse naturali, dell’educazione alimentare e alla sostenibilità.

Cinque categorie premiate legate a temi strategici della sostenibilità: il rispetto della biodiversità, la crisi idrica planetaria, l'empowerment nella consapevolezza dei giovani e dei cittadini, la promozione e divulgazione attraverso i libri dei valori legati allo sviluppo sostenibile.

La Rete dei frutteti della biodiversità

La Rete dei frutteti della biodiversità è costituita da 8 giardini e frutteti dove si conservano i gemelli delle piante da frutto più antiche della regione: esemplari che non hanno neppure bisogno di trattamenti antiparassitari.

Sono stati così riprodotti e messi a dimora i “fratelli” dei più vecchi alberi da frutto, a sostegno del recupero e della conoscenza di quelle varietà che sono parte della storia del territorio, ma che sono a rischio di estinzione. Attraverso questi piccoli frutteti, vere e proprie banche genetiche, sarà possibile conservare il germoplasma delle antiche varietà fruttifere della regione, farlo conoscere e metterlo a disposizione per la ricerca futura. La Regione Emilia-Romagna è impegnata su questo fronte sia sul piano legislativo sia su quello dell’azione concreta e ha affidato ad Arpae un’attività di monitoraggio e prevenzione. 

Premio Spreco Zero

Maurizio Sirotti di Arpae riceve il premio per conto di Arpae a Roma il 16 settembre 2024

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