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Arpae adotta il primo Piano per la parità di genere

L’obiettivo è rafforzare le opportunità e valorizzare un cambiamento strutturale e culturale all’interno dell’Agenzia

Equilibrio tra vita privata e lavoro; equilibrio di genere nella leadership e nei processi decisionali; parità nelle assunzioni e nella progressione di carriera; integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei contenuti didattici; misure contro la discriminazione e la violenza di genere, comprese le molestie sessuali. Sono le 5 aree che compongono il nuovo Piano per la parità di genere 2022 (Gender equality plan, Gep) di Arpae, prima agenzia ambientale in Italia ad approvarlo.

Il Gep di Arpae, in linea con quanto suggerito dalla Commissione europea, è il risultato di un processo partecipativo, supportato dalla governance dell'Agenzia, che ha potuto contare sul coinvolgimento delle diverse strutture organizzative competenti. Il Piano è coerente con le politiche in materia già portate avanti da Arpae, tiene conto dell’analisi di contesto svolta nella fase di redazione, del Piano di azioni positive per il triennio 2022-2024 e delle indicazioni emerse da un ampio confronto interno.

Le azioni progettuali e programmatiche previste (descritte nella DDG n.27/2022) tendono a dare continuità e coerenza a politiche già intraprese da Arpae e individuano anche nuovi obiettivi e le relative azioni per rafforzare le opportunità e la valorizzazione di un cambiamento strutturale e culturale all’interno dell’Agenzia, così come richiesto dalla Commissione europea.

Il Gep indica diversi interventi per ogni singola area: dal monitoraggio degli strumenti di conciliazione del tempo di vita e lavoro (come telelavoro, lavoro agile, part time o banca delle ore) a quello sul conferimento degli incarichi. 

Tra le novità introdotte dal piano: il riferimento alle tematiche di genere nella ricerca e nei programmi di formazione – dove si prevede tra l’altro la partecipazione alle indagini proposte dalla rete nazionale Cug Ambiente – e la progettazione di interventi formativi specifici. 

Il Piano per la parità di genere e i finanziamenti europei

Nell'ambito degli interventi di promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, particolare attenzione è stata posta negli ultimi anni in Europa ai progetti di sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme e attività.

Con l’arrivo del nuovo Programma di finanziamento per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe (2021-2027), alla fine del mese di febbraio 2021, l’Unione europea ha pubblicato il Work programme dello European research council (Erc), che contiene le informazioni tecniche per chi intenda presentare candidature e richieste di finanziamenti. 

Nei nuovi bandi di Horizon Europe emerge una novità importante: l’ente che si candida a ospitare la ricerca deve essere dotato di un Piano per la parità di genere, Gender equality plan (Gep). 

Anche in questa prospettiva è stato approvato il Gep di Arpae.