Strumenti utente

Monitoraggio pollini e adattamento in agricoltura

Il contributo del progetto europeo Life ADA alla rilevazione di specie fungine dannose per l'agricoltura

L’aerobiologia è la scienza che studia le particelle presenti nell’atmosfera, siano esse biotiche, come pollini, spore e batteri, o abiotiche, come gas, polveri e fumi. L’aerobiologia permette di rilevare cambiamenti dovuti a condizioni climatiche, meteorologiche o botaniche, come l’introduzione di nuove piante in una certa area geografica o la riduzione della biodiversità vegetale, spesso legata all’azione umana.

Una branca fondamentale di questa disciplina è l’aeropalinologia, che si occupa del riconoscimento e dello studio dei pollini e delle spore dispersi nell’aria. La capacità di prevedere le concentrazioni di pollini e spore in un’area e in un determinato periodo è sempre più rilevante in settori come agricoltura, fitopatologia, controllo della qualità ambientale, sanità e persino turismo e sport. Ad esempio, questa disciplina può essere applicata al monitoraggio ambientale a supporto sia di indagini agronomiche sia dello studio di allergie in ambito sanitario.

Alla luce della rilevanza di questa disciplina in ambito agronomico, il progetto europeo LIFE ADA - ADaptation in Agriculture (LIFE19 CCA/IT/001257), nel 2024, ha contribuito a finanziare una campagna di monitoraggio pollini effettuata dal Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” S.r.l.. Questo contributo ha reso possibile l’ampliamento delle analisi aeropalinologiche nel territorio regionale, apportando nuovi elementi conoscitivi nella comprensione dell’impatto dei cambiamenti climatici in agricoltura. 

In particolare nel 2024 è stata introdotta la rilevazione di spore fungine di Alternaria e Stemphylium, che oltre ad avere impatti sulla salute umana, causano danni a colture orticole e frutticole. Questi funghi, presenti quasi tutto l’anno in condizioni di alta umidità e temperature miti, sono monitorati attraverso i loro sporangi, che contengono le spore allergeniche.

Le attività di monitoraggio condotte nelle stazioni del territorio regionale, e in particolare di San Giovanni in Persiceto, San Pietro Capofiume e San Lazzaro di Savena, hanno prodotto un vasto database di concentrazioni giornaliere di pollini e spore, strumento essenziale per comprendere i cicli naturali e rilevare eventuali anomalie. I dati raccolti forniscono inoltre preziose indicazioni sullo stato di salute dell’ambiente, sull’agrofenologia, sugli impatti dei mutamenti climatici e sulle attività umane, come nuove coltivazioni o disboscamenti.

Per un approfondimento di questi temi si rimanda a questa notizia precedentemente pubblicata.