Cos'è una mareggiata?
Questo termine assume caratteristiche “locali”, perché legato al diverso impatto che le stesse condizioni meteo-marine possono provocare su differenti porzioni di litorale. La natura e l’intensità degli impatti, infatti, sono determinati anche dalle diverse caratteristiche morfologiche della costa (tipologia, orientazione, profilo, batimetria dei fondali, ecc.) e dalla sua vulnerabilità, in termini di opere, infrastrutture, abitati, attività che insistono sulla stessa. Tratti diversi di costa hanno, quindi, differente capacità di reazione alle medesime caratteristiche meteo-marine, modulandone pertanto il livello di rischio e il concetto stesso di mareggiata.
Le “mareggiate” sono definite come eventi marini caratterizzati da un’altezza significativa d’onda superiore alla soglia di 1,5 m (boccotti, 1997). Due mareggiate consecutive sono state considerate indipendenti, se separate da almeno 12 ore con onde sotto la soglia. L’energia totale (E) di ogni mareggiata, che fornisce l’indicazione della potenziale pericolosità che la mareggiata esercita sulla zona costiera, seguendo la metodologia adottata da Mendoza and Jimenez (2004), è stata calcolata integrando l’altezza significativa dell’onda (Significant Wave Height, SWH) per la durata dell’evento (t1,t2):
Con l’energia si può poi calcolare la relativa classe di ogni mareggiata secondo la classificazione della tabella sottostante. In questo modo, oltre al numero di mareggiate totali registrate, ogni anno si effettua anche una caratterizzazione basata sul contenuto energetico totale e sull’energia di mareggiata normalizzata, ottenuta dividendo l’energia totale annuale per il numero totale di mareggiate occorse.
Energia della mareggiata: grandezza ricavata dall'altezza significativa dell’onda, che fornisce l’indicazione della potenziale pericolosità che la mareggiata esercita sulla zona costiera.
Il Moto ondoso: è descritto attraverso l’evoluzione nel tempo dell’altezza significativa, il periodo e la direzione delle onde.