Strumentazione per il rilevamento dei pollini
Strumentazione
Il metodo di campionamento più diffuso a livello internazionale per indagini di tipo qualitativo e quantitativo su pollini e spore fungine aerodisperse è attualmente quello volumetrico, basato sulla cattura per impatto delle particelle atmosferiche su una superficie, attraverso l'aspirazione di un volume noto di aria (volume che simula l'aspirazione umana media, circa 10 litri/minuto).
L'aria da campionare viene prelevata da una pompa, a portata costante, attraverso una fenditura situata in prossimità della superficie di campionamento. In tal modo le particelle vengono accelerate contro un bersaglio precedentemente preparato sul quale terminano la loro traiettoria.
L'apparecchio che applica questo principio è quello proposto da Hirst (1952), e consigliato nel 1974 dall'International Biological Program, sul cui prototipo sono stati costruiti i due modelli di campionatore attualmente in commercio: il Burkard Spore Trap e il VPPS 2000 Lanzoni.
Questi apparecchi sono costruiti in metallo leggero, trattati in modo da prevenire la corrosione da agenti atmosferici; essi hanno le stesse caratteristiche tecniche (portata, dimensioni del deposito, efficienza di cattura).
L'installazione del campionatore viene effettuata secondo lo standard indicato dall'Associazione italiana di aerobiologia, in modo tale che la circolazione atmosferica locale non risenta della presenza di ostacoli vicini, preferibilmente al centro di terrazzi posti alla sommità di edifici con altezza compresa fra i 15 e 20 metri dal suolo e lontano da muri e protezioni.
L'orifizio del campionatore deve trovarsi al di sopra della linea del parapetto del terrazzo in modo da consentire una raccolta non influenzata localmente.
È buona norma annotare l'ubicazione e il tipo di vegetazione presente nelle immediate vicinanze dell'edificio sul quale viene collocato il campionatore, allo scopo di poter interpretare la causa di eventuali considerevoli quantità di polline riscontrate sul vetrino.
Sono da privilegiare zone lontane da parchi pubblici e da forti emissioni industriali.
Gli strumenti della rete appartengono ai modelli sopra descritti, sono installati secondo lo standard AIA e pertanto non necessitano di adeguamenti o revisioni.