Schede botaniche
Le schede botaniche raccolgono informazioni sulle famiglie botaniche, sia arboree che erbacee, più significative dal punto di vista allergologico. Le schede presentano una descrizione generale della famiglia con le sue caratteristiche biologiche, palinologiche, periodo di fioritura, soffermandosi anche sugli elementi distintivi dei diversi generi o delle singole specie. Questa scelta rispecchia il grado di dettaglio che viene seguito al momento dell'esame dei granuli pollinici.
La classificazione botanica richiama i raggruppamenti familiari, a cui appartengono i generi, all'interno dei quali si distinguono le specie. Facendo un esempio: la famiglia delle graminacee comprende numerosi generi, tra cui il genere festuca, al quale appartengono più specie quali Festuca rubra, Festuca arundinacea, Festuca ovina ecc.
Tra le varie schede botaniche è presente anche quella delle spore fungine che rappresentano una parte molto consistente del particolato aerodisperso. Spesso sottovalutate, sono responsabili di molte sensibilizzazioni allergiche.
Nelle schede botaniche viene indicato anche il potere allergenico dei granuli pollinici e la reattività crociata con gli alimenti.
Il potere allergenico rappresenta la capacità di indurre reazioni allergiche a seconda del grado di allergenicità del granulo pollinico. Si parlerà pertanto di potere allergenico:
elevato, alto, moderato, basso.
Il grado di allergenicità del polline dipende anche dalle condizioni climatiche dell'area in cui avviene la diffusione pollinica. Le zone urbane rispetto a quelle rurali, per la presenza di fattori atmosferici come l'inquinamento, possono contribuire a una maggiore sensibilizzazione ai pollini aerodispersi.
La reattività crociata o cross reattività è invece la possibilità che insorgano reazioni allergiche, oltre che con altre famiglie polliniche, anche a seguito dell'assunzione di determinati alimenti. È oramai noto che alcuni alimenti contengano degli allergeni, ossia un insieme di proteine, la cui struttura chimica è simile, se non addirittura uguale, a quella degli allergeni presenti nei pollini. Per fare un esempio, chi è allergico al polline della betulla, risulterà allergico anche alla mela poichè quest'ultima è costituita da proteine simili a quelle delle betulla.
Va tuttavia sottolineato che non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente un'allergia crociata agli alimenti e non tutti gli alimenti potenzialmente a rischio danno allergie nella singola persona.
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