Tossicologia predittiva
La tossicologia predittiva costituisce una branca recente della tossicologia e si avvale di modelli in vitro combinati con tecnologie altamente performanti (high-throughput), quali le tecnologie omiche (trascrittomica, metabolomica, proteomica, unite a modelli cellulari in vitro, in grado di delineare un profilo molecolare legato all’esposizione, per una valutazione della tossicità e del profilo tossicologico di ogni esposizione basati sulla modulazione di reti concatenate di geni (pathway-based toxicity). Questi eventi precoci sono collegati all’effetto avverso (malattia) esplorata a livello di organismo (esiti clinici) e di popolazione (epidemiologia).
La tossicologia predittiva trova diversi campi di applicazione dalla sperimentazione preclinica di farmaci alla valutazione di pericolosità per sostanze per le quali non è autorizzata la sperimentazione animale (cosmetici), dal contributo alla definizione dell’evidenza di pericolosità per tutti i composti chimici e le sostanze che necessitano di registrazione in ambito comunitario e internazionale (prodotti fitosanitari, biocidi, additivi alimentari), all’identificazione di pericolosità di inquinanti e miscele complesse ambientali.
La tossicologia predittiva, inoltre, costituisce la base di partenza per l’elaborazione dei nuovi modelli di risk assessment (next generation risk assessment) e per l’applicazione delle nuove strategie integrate o per la valutazione di pericolosità e rischio (integrated approaches for testing and assessment).