Indagine La scuola a tavola
L'azione, coordinata dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università di Bologna in collaborazione con i Centri di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità (CEAS) “Valle del Panaro” e “Nonantola e Unione dei comuni del Sorbara”, ha coinvolto circa 400 studenti delle classi quarte e quinte di dieci istituti della Scuola primaria della Provincia di Modena e i loro genitori.
Il rapporto con il cibo ha una valenza multipla ed è di particolare rilevanza per i giovani.
L’alimentazione implica infatti una gamma molto ampia di scelte reiterate più volte al giorno. Tali decisioni, a loro volta, originano da valori, emozioni, attitudini, motivazioni e bisogni che coinvolgono la sfera più profonda delle persone. A ciò si aggiungono le influenze che il contesto – familiare, scolastico e sociale – esercita sui ragazzi in termini di cultura, abitudini, stili e condizioni di vita.
In questo complesso quadro, lo spreco di cibo non si riduce ad una relazione tra causa (i forti e diffusi scarti alimentari) ed effetto (le ripercussioni di carattere ambientale, sociale ed economico), ma coinvolge i rapporti tra individuo ed ambito sociale.
Intervenire con progetti didattici e di studio sul tema delle scelte alimentari e dello spreco di cibo significa quindi non solo approfondire la conoscenza delle dinamiche cognitive e comportamentali dei ragazzi, ma anche arricchirne il percorso di crescita umana e civile.
Le ipotesi generali che hanno guidato l’azione hanno fatto riferimento:
- alla rilevanza culturale e civica delle scelte alimentari dei ragazzi a scuola e a casa;
- alla prevenzione dello spreco alimentare come esito di valorialità pro-sociali (a favore della collettività e/o del compagno di classe),
- al rapporto esistente tra relazioni sociali e motivazioni e comportamenti individuali inerenti le scelte alimentari e lo spreco di cibo.
Le attività didattiche e di indagine hanno inteso:
- studiare la propensione degli studenti a compiere atti di altruismo e responsabilità,
- misurare l’influenza che le relazioni sociali (con i compagni ed in famiglia) esercitano sulle loro motivazioni e comportamenti alimentari,
- condurre attività formative sullo spreco di cibo,
- verificarne le ricadute motivazionali e comportamentali e le implicazioni relazionali,
- delineare un quadro conoscitivo funzionale alla programmazione di iniziative didattiche;
- disseminare i risultati a un pubblico ampio (comunità scolastica, società di servizi di ristorazione collettiva, genitori, cittadini) per favorire una presa di coscienza.
Organizzazione delle attività
1. Indagine 1 (febbraio 2018): questionario studenti: rilevazione di dati socio-demografici, di dati attitudinali e comportamentali alimentari e di dati relazionali (compagni di classe); questionario genitori: rilevazione delle abitudini alimentari domestiche.
2. Attività didattiche (febbraio – aprile 2018): interventi dei Ceas in classe sul valore del cibo e sullo spreco alimentare.
3. Indagine 2 (maggio 2018): questionario studenti: rilevazione di dati attitudinali e comportamentali alimentari e di dati relazionali (compagni di classe); questionario genitori: rilevazione delle abitudini alimentari domestiche.
4. Sintesi dei risultati e disseminazione (giugno - ottobre 2018): analisi dei primi risultati dell’indagine e relazione; diffusione dei risultati ad amministrazioni pubbliche, scuole e cittadini.
Materiali e documentazione: Questionario studenti; Questionario genitori; Report finale