Qualità ambientale acque marine in Emilia-Romagna. Rapporto annuale 2009
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I rapporti annuali della Struttura Oceanografica Daphne vengono redatti dal 1981.
Gli elaborati riportati hanno da sempre fatto riferimento ai dati raccolti in occasione delle attività di monitoraggio, ricerca e studio dei processi di eutrofizzazione. La disamina dei parametri indicatori di tale stato, le loro tendenze nel tempo e nello spazio, gli impatti ambientali ad essi collegati rappresentano i principali focus da noi presi in considerazione. Tra tutti si ricordano le anomale colorazioni delle acque, gli stati di sottosaturazione di ossigeno disciolto nelle acque di fondo, le morie di organismi bentonici. Ampi riferimenti sono stati nel tempo rivolti agli affioramenti di aggregati mucillaginosi negli anni in cui tale fenomeno si è manifestato. Una visione quindi molto settoriale, specialistica, che ha nel tempo impresso alla nostra Struttura una forte caratterizzazione verso quei settori connessi ai fenomeni di eutrofizzazione e ai rapporti causa-effetto delle sostanze scatenanti.
Con il rapporto annuale 2009 si è voluto ampliare la nostra rappresentazione ad altre tematiche, sempre connesse allo stato ambientale della fascia di mare costiera della nostra Regione. Dopo un'ampia rappresentazione dello stato trofico vengono trattati i livelli di inquinamento delle matrici acqua, sedimenti e biota con l'intento di definirne lo Stato di Qualità Ambientale attraverso una analisi integrata degli elementi biologici, idromorfologici e fisico-chimici. Una visione quindi che tende ad avvicinarsi ad un approccio conoscitivo sempre più ecosistemico. Il tutto anche in ottemperanza a normative di recente emanazione (D. Lgs 152/06 e s.m.i.), che nei settori inerenti le acque marine pongono nuovi criteri di valutazione dello stato ecologico con l'obiettivo, non secondario, di avviare fasi di recupero e di mitigazione di situazioni compromesse dalle pressioni antropiche.