Rapporto Eutrofizzazione 2002
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Nel riproporre la tradizionale stesura del rapporto sullo stato di qualità delle acque marino-costiere dell'Emilia-Romagna, evidenzio con piacere che la collana dei rapporti annuali predisposti dai tecnici facenti capo alla Struttura Oceanografica Daphne dell'ARPA ha raggiunto la ventiduesima annualità. Di fatto, rappresenta una interessante rassegna storica di natura tecnica-scientifica che da un lato ben rappresenta il forte impegno dedicato allo studio dell'ambiente marino - costiero, dall'altro una straordinaria quantità di dati, elaborazioni ed informazioni sull'evoluzione dei processi in atto.
Il citato nucleo di ricercatori e tecnici è tra l'altro inserito da sempre nel Centro Ricerche Marine di Cesenatico. Una articolata e funzionale struttura sorta a metà degli anni '70 che si è distinta nello studio e nel monitoraggio delle biotossine di origine algale e delle sue dirette ricadute sulla mitilocoltura al punto tale da divenire, su decisione della CE, il centro di riferimento nazionale su tale materia. Posizione che crea indubbiamente valore aggiunto per la simbiosi e le sinergie che si vengono a creare. A prescindere dalla prevalente attività finalizzata al controllo dei fenomeni eutrofici, la Struttura Daphne dedica tempo ed impegno anche ai fini del monitoraggio e dello studio dei processi di formazione degli aggregati mucillaginosi e degli adempimenti conseguenti ad importanti normative nazionali quali la L. 979/82 ed il D. Lgs 152/99 che, in estrema sintesi, consentono di estendere i controlli ai sedimenti ed al biota.
Il 2002, come si potrà evincere leggendo questo rapporto, è stato un anno difficile. Nella stagione estiva si sono avuti sia il fenomeno delle mucillagini che casi di eutrofizzazione. Questi ultimi sono stati generati da intense precipitazioni atmosferiche con conseguenti riversamenti di carichi di sostanze eutrofizzanti. Il processo che ne è conseguito ha portato alla anossia dei fondali con morie di organismi marini. Tali eventi ci ricordano che al di là delle azioni realizzate occorre ancora affrontare la questione dei carichi generati sul territorio per ridurre ulteriormente i guasti che tali processi possono generare. A tal riguardo la Regione Emilia Romagna, con la collaborazione della Fondazione Cervia Ambiente e l'ARPA, sta realizzando un impegnativo progetto di Gestione Integrata della Zona Costiera. Il principale obiettivo è quello di agire attraverso l'integrazione delle azioni per un più efficace e funzionale governo del territorio costiero.