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Bollettino mensile - Ottobre 2024

Anno V, n. 9, ottobre 2024

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Ottobre 2024 in pillole

Precipitazioni
Le piogge del mese hanno raggiunto un valore totale medio regionale di 229,9 mm, superiore al valore mediano climatico (1991-2020) di circa 119,3 mm, e superiore alla media del 115,8%. Le anomalie sono positive ovunque, più marcate tra Bolognese e Modenese e nella pianura occidentale (fino a oltre 200%).

Temperature
Le temperature medie regionali di ottobre, pari a 15,6 °C, risultano superiori al clima 1991-2020, con un’anomalia di +1,9 °C. L’anomalia è imputabile prevalentemente alle temperature minime, che si discostano dalla norma di +3,0 °C.

Disponibilità idriche
Le abbondanti precipitazioni degli ultimi due mesi, che hanno raggiunto valori estremi nelle aree centro-orientali, hanno colmato il deficit pluviometrico in Romagna presente a fine estate. Gli indici di SPI a 3 e 6 mesi presentano valori nella norma nelle aree occidentali e nel Ferrarese, valori tipici di estrema abbondanza di risorse pluviometriche altrove.
I valori degli indici di SPI a 12 e 24 mesi denotano condizioni di surplus idrico sul lungo periodo sui rilievi centrali dell’Appennino e condizioni di normalità altrove.
Il contenuto idrico del suolo a fine mese assume valori nettamente superiori alla norma in gran parte della regione tranne localmente nella pianura ferrarese, dove sono stimati valori nella normale variabilità climatica.

Portate del Po
Le portate di ottobre, in sensibile crescita rispetto a settembre, risultano decisamente superiori alle medie storiche del lungo periodo e confrontabili con i massimi storici; le portate giornaliere risultano più elevate nella seconda e terza decade del mese, in occasione degli eventi di piena verificatisi a partire dal 10 ottobre.

Eventi rilevanti
Sabato 19 ottobre il territorio regionale è stato interessato da un'intensa perturbazione associata a forti precipitazioni anche a carattere di rovescio nelle aree centro-orientali della regione. I totali giornalieri sul Comune di Bologna sono stati i più alti osservati dal 1961 e presso la stazione storica di Bologna San Luca i più alti da inizio registrazione dati, nel 1921. Sull’Appennino centro-orientale l’evento si configura come il quarto evento più intenso dopo il 19 settembre 2024, il 2 maggio 2023 e il 4 novembre 1966 (alluvione di Firenze).