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Il giardino dei frutti per non dimenticare di Gattatico (RE)

Nella pianura reggiana, accanto alla casa rurale trasformata in museo dei Fratelli Cervi (che ospita anche la biblioteca e l'archivio del grande studioso del paesaggio italiano Emilio Gattatico.jpgSereni), è stato realizzato un nuovo filare di frutti: nove alberi (fico, pero cocomerino, melograno, gelso, albicocco rosso, melo, olivo, susina zucchella e ciliegio) con in testa una vite di uva rossa “maritata” al suo “opi”, cioè acero campestre.
Nello specifico, sono alberi da frutto figli, in linea diretta, di altrettanti patriarchi da frutto sparsi per la regione Emilia-Romagna. Alcuni di questi patriarchi sono morti, ma ora questo loro "fratello" giovane ne perpetua nel tempo il germoplasma e la storia antica.
Casa Cervi è uno dei luoghi della memoria più visitati e più rappresentativi della storia democratica del Novecento italiano. Contiene al suo interno una raccolta degli oggetti che i sette fratelli avevano conservato fin dagli anni Trenta del secolo scorso, e quelli donati successivamente, fra cui materiali a stampa, manoscritti, riconoscimenti, decorazioni ufficiali, cimeli e opere d'arte. L'edificio colonico, tipico della zona reggiano-modenese, con le sue sessantacinque biolche (poco più di venti ettari di terreno), si trova nella media pianura reggiana, a nord della via Emilia, al confine fra i comuni di Campegine e Gattatico, in località Campi Rossi.
In questo contesto l'attività primaria era ed è l’agricoltura: campi coltivati, di forma rettangolare, sono separati da strisce di terreno dove in passato erano piantati filari di olmi o aceri impiegati per sostenere le viti che costituivano la piantata reggiana. L'Istituto Alcide Cervi, costituito nel 1972, gestisce il Museo Cervi e la Biblioteca Emilio Sereni, che ospita il patrimonio librario e documentario del grande studioso dell'agricoltura, nonché l'Archivio Storico Nazionale dei movimenti contadini. Inoltre è visitabile anche il Parco Agroambientale che illustra e valorizza le risorse naturali e il rapporto tra uomo e paesaggio nella trasformazione delle campagne.

Qui si trova il Giardino dei frutti per non dimenticare.

Elenco piante: Vite Prunella, Fico Rosso, Pero Cocomerino, Melograno Grossa di Faenza, Gelso Antico, Albicocco Vecchio, Melo Righetta delle Balze, Olivo di Diolo, Susino Zucchella, Ciliegio Morettina di Vignola.

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