Il sentiero dei frutti perduti di Alfero (FC)
Il territorio cesenate si caratterizza per la sua pianura intensamente coltivata a frutteti, vigneti, cereali, mentre la collina e la montagna presentano un'agricoltura estensiva che lascia ancora spazio alla componente naturale. Qui si trovano ancora aziende che coltivano vecchie varietà fruttifere, che rappresentano un importante serbatoio per la biodiversità vegetale. La maggior concentrazione di aziende agricole biologiche la troviamo nei comuni di Bagno di Romagna e Verghereto; ciò significa che in questi luoghi l'uomo ha mantenuto uno stretto legame con la terra nel rispetto dell'ambiente. Queste aziende sono meno competitive sotto l'aspetto delle produzioni quantitative, ma hanno il ruolo fondamentale della multifunzionalità, per cui l'agricoltore non è solo colui che produce, ma è soprattutto l'attore che tutela il territorio e lo difende dall'erosione idrogeologica e genetica, dall'abbandono e dagli incendi.
Nella frazione di Alfero (FC), caratterizzata dalla presenza del più grande castagneto della Romagna, è stato realizzato il Sentiero dei frutti perduti, dove sono stati riprodotti i più vecchi e significativi alberi da frutto della montagna. Si tratta soprattutto di peri e meli, ma anche noccioli e noci. Non lontano dal torrente Alferello, è possibile percorrere questo sentiero e conoscere i capostipiti della frutticoltura romagnola di alta quota.
Elenco piante: Melo Righetta delle Balze, Melo della Para, Melo delle Casacce, Melo di Alfero. Pero Giardino, Pero Sementino, Pero Ruggine, Pero dell’Aia, Pero Cocomerino Tardivo, Pero Cocomerino Precoce, Pero Giovanazzo.
Fico di Oriolo, Nocciolo dell’Aia, Noce Premice delle Trappole.