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Lo standard 5G

Con l’acronimo 5G si fa riferimento alle tecnologie e agli standard di quinta generazione per la telefonia mobile che supererà l’attuale 4G.
I requisiti minimi per definire le caratteristiche tecniche del 5G sono descritti nel documento "Minimum requirements related to technical performance for IMT-2020 radio interface(s)” (ITU, 2017). ITU è la “International Communication Union” ovvero l’agenzia Onu che stabilisce le politiche internazionali sullo spettro radio.

L’adozione in Italia
Il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) ha recepito il 5G Action Plan della Commissione europea, lanciato il 14 settembre 2016, per promuovere uno sviluppo quanto più possibile armonico tra i diversi Stati di questa tecnologia. L’obiettivo è far sì che il 5G diventi realtà entro il 2020 e abbia una copertura totale entro il 2025.
Nel 2018 il Mise ha stabilito il Piano nazionale di ripartizione delle frequenze e indetto l’asta per l’assegnazione delle frequenze ai gestori, chiusa il 2 ottobre 2018, approvata con la determina di aggiudicazione del 9 ottobre 2018.

Bande di frequenza per il 5G
Le frequenze di trasmissione del segnale previste per la tecnologia 5G sono: 700 MHz (quella attualmente utilizzate dalle TV), 3600-3800 MHz e 26 GHz. Approfondimento tecnico

Più antenne ma con potenze di emissione più basse.

  • Per le caratteristiche peculiari della rete 5G che occorrerà sviluppare, per la tipologia dei servizi e per consentire gli utilizzi precedentemente descritti, tendenzialmente il numero delle antenne aumenterà.
  • L’aumento di antenne però comporterà celle di coperture più piccole di quelle attuali, con conseguente diminuzione delle potenze necessarie per fornire i servizi necessari.
  • I tempi in cui questo avverrà dipenderà dai piani di sviluppo delle reti, dalle aree che dovranno essere coperte, dalla penetrazione nel mercato delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni. 
  • L’aumento degli impianti non significherà necessariamente un aumento di emissioni elettromagnetiche.

È vero che nelle prime fasi di implementazione del 5G le antenne andranno ad aggiungersi agli altri sistemi (2G, 3G, 4G), già presenti, aumentando di fatto le emissioni complessive; tuttavia se il 5G soppianterà in parte o del tutto le altre tecnologie, si avrà una progressiva diminuzione dei livelli di campo elettromagnetico, in quanto, proprio per le caratteristiche sopra illustrate, l’uso di particolari antenne adattative fa sì che le emissioni derivanti dal sistema 5G siano inferiori e ottimizzate nello spazio.
Si avranno celle di copertura di dimensioni più piccole di quelle attualmente utilizzate per la telefonia cellulare, pertanto saranno necessarie potenze di emissione più basse di quelle attuali.

  • In ogni caso tutto ciò non potrà mai portare ad una crescita indiscriminata dei livelli di campo elettromagnetico, perché le Arpa verificano sempre che i progetti dei nuovi impianti, o di modifica di quelli esistenti, siano compatibili con i limiti normativi.


APPROFONDIMENTI

Le caratteristiche delle nuove antenne 5G
Le differenze tra il 5G e il 4G
I valori limite
I compiti di Arpae: installazione degli impianti
Il Catasto dei Cem
Sviluppo della rete 5G a Bologna e nella Città Metropolitana di Bologna
FAQ 5G