Rete regionale di monitoraggio sedimentologico
Nel monitoraggio della costa, il dato sedimentologico è correlato all’ambiente deposizionale e alle dinamiche di trasporto del sedimento.
La distribuzione del sedimento dipende dalla sua natura (caratteristiche petrografiche del territorio), dalla morfologia e profondità dei fondali, dagli interventi antropici di modifica dell’assetto costiero, nonché dall’azione degli eventi meteo-marini. In Emilia-Romagna, di tutto il sedimento proveniente dalle foci fluviali, la sabbia è la classe granulometrica utile all’alimentazione delle spiagge, attraverso la sua redistribuzione lungo costa per mezzo della corrente di deriva litoranea.
Attualmente la principale causa di erosione delle coste è proprio la scarsità di sabbia proveniente dai fiumi, a causa delle modifiche subite dai territori dell’entroterra e delle opere presenti negli alvei (dighe, briglie, chiuse, ecc..). Contemporaneamente agiscono le mareggiate che trasportano il sedimento lungo costa o verso il largo.
Il rilievo delle rete di monitoraggio sedimentologico consiste in campagne di raccolta di campioni posizionati in corrispondenza delle sezioni della rete regionale di monitoraggio morfologico. In tal modo l’informazione delle due reti è integrata e permette di effettuare valutazioni complete.
Sono tre le campagne sedimentologiche regionali condotte finora da Arpae, nel 1993, nel 2012 e nel 2018. I confronti tra i campioni delle successive campagne hanno permesso evidenziare le modificazioni tessiturali (composizione del sedimento) intercorse, riassumibile in una generalizzata diminuzione granulometrica, le cui cause non sono ancora del tutto chiare ma presumibilmente legate alla scarsità di nuovi apporti da parte dei fiumi.
Durante l’ultima campagna del 2018 sono stati raccolti 370 campioni. I risultati hanno evidenziato che il litorale emiliano-romagnolo risulta composto prevalentemente da sabbie e in minor misura da sabbie fangose e da fango (solo sulla spiaggia sommersa).
Il diametro medio dei sedimenti è distribuito con le seguenti percentuali:
- 5% di sabbia media (0,500-0,250 mm)
- 45% di sabbia fine (0,25-0,125 mm)
- 28% di sabbia molto fine (0,125-0,063 mm)
- 17% di silt (<0,063 mm)
- 5 % altre classi
Le peliti (sedimenti fini, silt e argille) si riscontrano in percentuali molto basse (<10 %) tra Cattolica e Rimini, mentre muovendosi verso nord il contenuto aumenta localmente fino a superare il 50% e, in alcuni casi nei pressi del Delta del Po, il 90%.
Nel 2024 verrà realizzata la quarta campagna di monitoraggio che prevede il prelievo di 474 campioni di sedimento.
La rete sedimentologica è presente anche sul portale cartografico di Arpae, dal quale è possibile consultare i dati relativi alla distribuzione del diametro medio e alla distribuzione delle sabbie\peliti, al 2012 e al 2018.
Per ulteriori approfondimenti Stato del litorale emiliano-romagnolo al 2018. Erosione e interventi di difesa