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Cosa sono i pollini

Il polline è il gametofito deputato alla produzione del gamete maschile, sia nelle angiosperme che nelle gimnosperme, ed è oggetto della Palinologia (dal greco pàlinos ossia Struttura granulo pollinicopolvere fine), che è la scienza che studia il polline e le spore, sia viventi che fossili (Paleopalinologia). Più semplicemente si può dire che i pollini sono particelle, a contenuto proteico, grazie alle quali le piante provvedono alla propria riproduzione.
Il granulo pollinico è una unità cellulare costituita da uno strato di rivestimento e dal citoplasma, da cui trae origine il tubulo pollinico durante il processo di fecondazione dell'ovulo.
Il citoplasma è avvolto da una sottile membrana di derivazione citoplasmatica rappresentata dal plasmalemma e dall'intina, di natura simile a quella di una parete cellulare
L'intina è rivestita dall'esina, che rappresenta lo strato più esterno del granulo pollinico, prevalentemente costituito da sporopollenina, una delle sostanze biologiche più resistenti in natura: le caratteristiche chimiche di questo rivestimento conferiscono al granulo pollinico una elevata resistenza alle alte temperature e agli ambienti acidi e basici, permettendo a molti pollini di mantenersi integri ed essere riconoscibili anche dopo diverse migliaia di anni dalla loro formazione. L'esina e l'intina costituiscono nell'insieme lo strato denominato sporoderma. Ogni granulo pollinico presenta caratteristiche morfologiche specifiche: questa caratteristica è utilizzata per il riconoscimento della famiglia botanica e, in alcuni casi, del genere e della specie.
In particolare, ai fini del riconoscimento palinologico al microscopio ottico, le caratteristiche rilevanti del granulo pollinico sono:

  • le dimensioni: i granuli pollinici possono assumere dimensioni comprese tra meno di 10 e oltre 200 micron. Si riportano le classi dimensionali nella tabella che segue.

Diametro maggiore µm Classi di dimensione
< 10 molto piccolo
10 - 20 piccolo
20 - 30 medio - piccolo
30 - 40 medio
40 - 50 medio - grande
50 - 100 grande
> 100 molto grande

  • la polarità: i pollini vengono definiti isopolari quando non presentano differenze tra la faccia prossimale e quella distale, eteropolari quando le due facce sono visibilmente diverse, subisopolari quando presentano caratteristiche intermedie, apolari quando non sono riconoscibili polarità distinte.
  • la forma: il rapporto tra asse polare e asse equatoriale (variabile tra > 2 a < 0.5) individua diverse classi di forma (perprolati, prolati, subprolati, sferoidali, suboblati, oblati e peroblati)
  • le caratteristiche della superficie esterna del granulo, in particolare:
        - la struttura della parete: i rilievi della sexina, denominati sculture, sono determinati dalla diversa presenza di caratteristici elementi strutturali costituiti dalla columella e dal tectum. La columella è una struttura di sostegno di forma colonnare (bastoncello) che funge da elemento di sostegno del tectum. Quest'ultimo rappresenta il modulo di rivestimento più esterno del polline. La struttura e le sculture della superficie esterna del polline presentano generalmente caratteristiche costanti per le singole specie. Le varie forme assunte dalla sexina, in relazione a una differente disposizione degli elementi del tectum, individuano tre tipologie diverse di superfici del granulo pollinico: tectato, semitectato e intectato. Nei tre tipi di rivestimento possono determinarsi rilievi di diversa forma: granulata, reticolare, striata, echinata, rugulata, verrucata, baculata, gemmata, psilata, ecc.
      - le aperture: sulla superficie del granulo sono frequentemente individuabili delle aperture, formazioni attraverso le quali può fuoriuscire il tubulo pollinico durante la germinazione. Le aperture sono fori apparenti determinati dalla mancanza o dall'assottigliamento dell'esina e dall'ispessimento dell'intina. Le aperture consentono al polline di variare le dimensioni e l'aspetto esterno a seguito delle variazioni del contenuto idrico.
    Struttura parete








Le aperture possono essere di tipo semplice o composto a seconda che siano costituite da una singola formazione o dalla confluenza di più aperture. L'apertura semplice può assumere una diversa conformazione:
- allungata, denominata colpus (plur. colpi)
- circolare o ovale, con bordi arrotondati, denominata porus (plur. pori)
Le aperture semplici sono porate o colpate quando sono costituite solo da pori o colpi; quelle composte possono essere colporate o eterocolpate quando l'apertura è definita dalla confluenza di pori e colpi o dall'unione di pori e di pori e colpi.

Quantità di polline, dispersione e fattori ambientali

Glossario palinologico - dal sito internet del Prof. Longhitano - Dipartimento di Botanica - Università - Catania.

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