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Disaccoppiamento

La relazione tra crescita economica e degrado ambientale è oggetto da tempo di ampio dibattito. 

Nel 1992 il World Business Council for Sustainable Development (WBSCD) in Changing course, introduce il concetto di  eco-efficienza (efficienza economico-ambientale), definita come la produzione di “beni e servizi che in modo competitivo soddisfano i bisogni umani e migliorano la qualità di vita mentre progressivamente riducono gli impatti ambientali”

L'inverso dell'indice  di eco-efficienza, ovvero indice di intensità di pressione, è riconosciuto da United Nations Environment Programme (UNEP) come il migliore indice di disaccoppiamento.

L’Ocse definisce il disaccoppiamento come la rottura del legame tra pressioni ambientali e beni economici ed è il primo organismo internazionale che ne parla considerando due accezioni complementari: resource decoupling e impact decoupling (disaccoppiamento di risorse e di impatto). 

Figura 1

Fig 1. Rappresentazione stilizzata del disaccoppiamento delle risorse (resource decoupling) e degli impatti (impact decoupling).
Fonte “Decoupling of natural resource use and environmental impacts from economic gowth”, Unep pag 4

Entrambi gli indici più hanno valori elevati più confermano un avvenuto disaccoppiamento.
Cosi come rappresentate dal grafico teorico qui riportato, le attività economiche (Determinante) e l’impatto ambientale (Pressione) sono in disaccoppiamento assoluto.
Con disaccoppiamento relativo, invece, si intende che il tasso di crescita di un parametro ambientale (Environmental Impact) si mantenga inferiore al tasso di crescita economica (Pil), quindi utile in prospettiva ravvicinata a perseguire il disaccoppiamento assoluto. In tale caso, l’associazione tra i due indicatori rimane positiva con l’elasticità minore di 1.

Figura 2
Fig 2. Fonte: Unep, Rappresentazione stilizzata della differenza tra disaccoppiamento assoluto e relativo, Decoupling assessment report, Zero draft, 19 Maggio 2009

I tre criteri che Arpae ha estrapolato dalla pubblicazione Ocse (“Indicators to measure decoupling of environmental pressure prom economic growth”, Ocse 2002), nel contesto più ampio descritto da Unep, per verificare il disaccoppiamento in una seria storica, sono i seguenti:

  • Rappresentazione grafica dell’indice di intensità considerato come rapporto tra pressioni ambientali e determinante economico. Laddove l’indice si manifesti decrescente si può presumere che sia in atto un percorso di disaccoppiamento.
  • Rappresentazione contestuale dei due indicatori componenti l’indice di intensità (determinante e pressione ovvero denominatore e numeratore), resi confrontabili nello stesso grafico. I due grafici insieme (1 e 2) consentono di verificare un potenziale percorso di disaccoppiamento, assoluto o relativo e di identificarne alcune responsabilità.
  • Verifica analitica con il fattore di disaccoppiamento. Se il fattore è compreso tra 0 e 1, il disaccoppiamento è verificato.  In alternativa, se il fattore è uguale a 0 o negativo, non vi è disaccoppiamento

Tale metodologia estratta dalla pubblicazione Ocse, 2002 è stata proposta alla Task Force SNPA su Agenda 2030 nel Workshop sul disaccoppiamento tenuto in videoconferenza il 20 Maggio 2020  (Vedi la notizia sul sito Arpae per scaricare gli atti).