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FAQ

FAQ - Domande e risposte

 In quali comuni è valido il Piano Aria?

Il PAIR 2030 è un piano che individua azioni a carattere regionale per rispettare i valori limite di qualità dell’aria. La maggior parte delle misure di limitazione riguarda i comuni di pianura, ricadenti nelle zone Pianura Ovest, Pianura Est e Agglomerato, individuate ai sensi della normativa nazionale. Esistono alcune differenze nelle misure applicate, soprattutto in tema di circolazione dei veicoli, nei comuni con più di 30mila abitanti, dell’Agglomerato di Bologna e nei comuni volontari. Alcune misure, invece, soprattutto in tema energetico, sono valide su tutto il territorio regionale, inclusa la zona Appennino, che tuttavia è esentata dall’applicazione di molte altre misure. Clicca qui per consultare l’elenco dei comuni suddivisi per zona.

 Con la mia auto posso circolare?
Le limitazioni entrano in vigore il 1° ottobre di ogni anno fino al 31 marzo successivo e sono valide dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, nei centri abitati dei comuni di Pianura est, Pianura ovest e Agglomerato di Bologna. Sono soggetti alla limitazione gli autoveicoli e veicoli commerciali (categorie M1, M2, M3, N1, N2 e N3), i ciclomotori e i motocicli, come riportato di seguito:

Tipologia di veicolo e alimentazione Limitazioni
Autoveicoli e veicoli commerciali diesel Fino a euro 4 incluso
Autoveicoli e veicoli commerciali benzina Fino a euro 2 incluso
Autoveicoli e veicoli commerciali benzina/GPL e benzina/metano Fino a euro 1 incluso
Ciclomotori e motocicli (tutte le alimentazioni) Fino a euro 1 incluso

Solo nei comuni con più di 30 mila abitanti, nei comuni dell'Agglomerato di Bologna e nei comuni volontari (Fiorano Modenese, Maranello e Rubiera), nei giorni di attivazione delle misure emergenziali e nelle domeniche ecologiche (4 al mese) sono limitati anche i veicoli diesel euro 5

Dal 1° gennaio 2023 è possibile aderire al servizio Move-In, con il quale i veicoli soggetti alle limitazioni possono comunque circolare (non durante le domeniche ecologiche, né quando sono attive le misure emergenziali) nel rispetto della soglia chilometrica assegnata su base annuale.  Per quanto riguarda le caratteristiche e le modalità di adesione si rimanda al sito della Regione Emilia-Romagna al seguente link.

 Le limitazioni alla circolazione valgono per tutti i comuni? Come faccio a sapere se ci sono limitazioni nel mio comune?
Le limitazioni valgono per tutti i comuni interessati dal Piano aria, ma vi sono comunque differenze tra i comuni più grandi e i restanti comuni di pianura.
Per approfondire le regole che valgono in ogni comune è necessario consultare l'Ordinanza del comune di interesse.

 Quando verranno limitati i diesel euro 5?
La limitazione strutturale (dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30) dei diesel euro 5 per la tutela della qualità dell’aria è prevista dal 1° ottobre 2025 soltanto nei centri abitati dei comuni con più di 30mila abitanti, comuni dell’Agglomerato di Bologna e comuni volontari.

 Esiste un calendario delle limitazioni future alla circolazione?

Tipologia di veicolo e alimentazione Limitazioni dal 01/10/2025 Limitazioni dal 01/10/2027 Limitazioni dal 01/10/2029
Autoveicoli e veicoli commerciali diesel (solo per i comuni con più di 30mila abitanti, comuni dell’Agglomerato di Bologna e comuni volontari) Fino a euro 5 incluso Fino a euro 5 incluso Fino a euro 5 incluso
Autoveicoli e veicoli commerciali diesel (nei restanti comuni di pianura) Fino a euro 4 incluso Fino a euro 4 incluso Fino a euro 4 incluso
Autoveicoli e veicoli commerciali benzina Fino a euro 2 incluso Fino a euro 3 incluso Fino a euro 4 incluso
Autoveicoli e veicoli commerciali benzina/GPL e benzina/metano Fino a euro 2 incluso Fino a euro 3 incluso Fino a euro 3 incluso
Ciclomotori e motocicli (tutte le alimentazioni) Fino a euro 2 incluso Fino a euro 3 incluso Fino a euro 3 incluso

 Quando vengono attivate le misure emergenziali?
Il Bollettino Liberiamolaria è emesso il lunedì, il mercoledì e il venerdì (giorni di controllo) entro le ore 11 e indica se sono attivate le misure emergenziali (bollino rosso) a partire dal giorno successivo. Nel caso in cui il giorno di controllo cada in una festività, il bollettino viene emesso il primo giorno lavorativo successivo. Le misure emergenziali scattano nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per il PM10 nel giorno di controllo e nei 2 giorni successivi; si applicano nei comuni PAIR e nei comuni di pianura della provincia nelle quali si prevedono i superamenti. Le misure sono in vigore dal giorno seguente a quello di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì), fino al successivo giorno di controllo compreso.

 Quando vengono revocate le misure emergenziali?
Le misure emergenziali sono revocate dal giorno successivo all'emissione del Bollettino, se nel giorno di controllo non si verificano le condizioni di attivazione. La previsione è emessa da Arpae sulla base del sistema integrato di modellistica meteorologica e di qualità dell'aria.

 Le limitazioni alla circolazione valgono anche per i veicoli diesel con filtro antiparticolato (FAP)?
Anche i veicoli dotati di FAP sono compresi nei divieti, quello che fa fede è la categoria euro indicata nel libretto. Questo perché le limitazioni sono finalizzate non solo al contenimento delle emissioni di polveri primarie ma anche di quelle secondarie e le auto dotate di filtri antiparticolato, anche se trattengono una quota di polveri, emettono comunque ossidi di azoto, che sono precursori delle polveri sottili.

 Ho un veicolo diesel modificato, con relativa omologazione, con impianto ibrido diesel/GPL (oppure: diesel/metano), posso circolare nelle giornate di blocco del traffico?
I veicoli diesel con impianto a metano o GPL (i cosiddetti dual-fuel) rimangono comunque ad alimentazione mista, a differenza dei benzina/GPL e benzina/metano che possono funzionare esclusivamente a GPL o a metano. La trasformazione non comporta quindi alcun miglioramento di categoria euro e il veicolo resta ad alimentazione prevalente diesel, combustibile a elevato impatto inquinante per le emissioni di ossidi di azoto, importanti precursori di polveri sottili e, per questo motivo, oggetto delle limitazioni alla circolazione previste dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2030).

 Ho una automobile a gas, posso circolare?
Fino al 31 marzo 2024 saranno oggetto di limitazioni i veicoli metano-benzina e GPL-benzina fino a euro 1 compreso.
Dal 1° ottobre 2025 fino a euro 2 compreso e dal 1° ottobre 2027 fino a euro 3 compreso.

 Dove trovo l'indicazione della classe di appartenenza del mio veicolo?
La classe Euro di appartenenza è indicata sul libretto di circolazione.

 Ho il contrassegno disabili ma la mia automobile è tra quelle oggetto di divieto, posso comunque circolare?
Sì, i veicoli a servizio di persone invalide provvisti del contrassegno di parcheggio per disabili, ai sensi del D.P.R. 151/2012 possono circolare.

 Esistono delle deroghe alle limitazioni per alcune tipologie di veicoli?
L’elenco dei veicoli che non sono oggetto di limitazione alla circolazione è contenuto nell’Allegato 3 alla Relazione Generale del PAIR 2030.

 Ci sono sanzioni se non rispetto i divieti di circolazione?
In linea generale, il Codice della Strada prevede sanzioni che vanno da 168 a 679 euro, salvo adeguamenti previsti ai sensi dell'articolo 195 del D. Lgs. 30/04/1992, n. 285, nel caso di reiterazione della violazione entro i 2 anni è prevista anche la sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni. Il testo di riferimento è l'Art. 7 del D.Lgs. 30/04/1992 n. 285 (Codice della Strada) e successive modificazioni, comma 13-bis. Per conoscere tutti i dettagli sulle misure di limitazione, incluse le sanzioni, occorre comunque consultare l’ordinanza del comune di proprio interesse.

 I provvedimenti di blocco dei veicoli sono efficaci per ridurre l'inquinamento?
La misura relativa alla limitazione della circolazione dei veicoli a motore più inquinanti è una delle azioni previste dal PAIR 2030, che concorre al rispetto dei valori limite di qualità dell’aria nel territorio regionale. Il  traffico veicolare è infatti una delle principali cause di inquinamento.
Le condizioni di inquinamento diffuso in Emilia-Romagna, così come in generale nel bacino padano, sono causate da molti fattori come elevata densità abitativa, traffico, riscaldamento, attività produttive, agricoltura e allevamenti, ecc. e sono favorite dalla particolare conformazione geografica che determina condizioni di stagnazione dell’aria inquinata in conseguenza della scarsa ventilazione e basso rimescolamento degli strati bassi dell’atmosfera. È quindi necessario intervenire su tutti i settori che hanno un impatto sulla qualità dell’aria, motivo per cui il PAIR 2030 prevede azioni su tutti i settori emissivi.

 Come faccio per conoscere i valori giornalieri dell'inquinamento? 
I dati sulla qualità dell'aria vengono pubblicati quotidianamente sul sito di Arpae, dove puoi trovare la situazione riassuntiva regionale e i valori giornalieri (aggiornati al giorno precedente quello della pubblicazione), oltre alle mappe con le previsioni della qualità dell'aria.

 Sono previste limitazioni all'utilizzo del riscaldamento domestico?
Nei comuni di Pianura ovest, Pianura est e nell’Agglomerato di Bologna durante la stagione termica le temperature massime sono ridotte di almeno un grado centigrado: fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici e nelle attività commerciali; 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali.

 Ho letto che il PAIR prevede che non si possano raffreddare o riscaldare cantine, solai o altri ambienti condominiali comuni. Posso scaldare la mia taverna in inverno? Posso accendere il condizionatore in mansarda d'estate? E nel caso di ambienti condominiali comuni che vengono utilizzati per attività sociali cosa si può o non si può fare?
Il nuovo PAIR 2030 non prevede più questi divieti.
Tuttavia si consiglia di consultare le ordinanze o i regolamenti dei comuni di interesse.

 Passeggiando in città noto spesso negozi con porte aperte che disperdono molto calore. Non è previsto l'obbligo di chiusura della porte?
Il PAIR 2030 pone l’obbligo di chiusura delle porte degli esercizi commerciali e degli edifici aperti al pubblico, per tutto l’anno. Occorre però tenere presente che esistono porte dotate di "barriera a lama d'aria", tecnologia ultimamente molto diffusa, che non sono soggette all'obbligo di chiusura per evitare dispersioni di calore, dato che la lama d'aria riesce ad isolare efficacemente l'interno dall'esterno.

 Posso accendere il caminetto nei mesi invernali?
L'accensione di caminetti aperti a legna è vietata dal 1°ottobre al 31 marzo, se è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico, in tutti i comuni di Pianura est, Pianura ovest e Agglomerato di Bologna. Vai all'elenco dei comuni di agglomerato di Bologna, Pianura est e Pianura ovest (pdf scaricabile).

 Posso utilizzare gli impianti a biomassa legnosa durante il periodo invernale?
Dal 1° ottobre fino al 31 marzo di ogni anno, in tutti i comuni di Pianura est, Pianura ovest e Agglomerato di Bologna, negli immobili in cui è presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico è vietato l’utilizzo di generatori di calore a uso civile a biomassa legnosa con classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle” e di focolari aperti o che possono funzionare aperti.
Vai all'infografica | Vai all'elenco dei comuni interessati dalle limitazioni
A decorrere dal 1/10/2025, tale divieto è esteso ai generatori con classe di prestazione emissiva inferiore a "4 stelle".

 Quali sono i comuni coinvolti nelle limitazioni relative al riscaldamento a biomasse?
I limiti relativi all'utilizzo di impianti a biomassa legnosa valgono per tutti i comuni di Pianura est, Pianura ovest e Agglomerato di Bologna. Vai all'elenco dei comuni di Agglomerato di Bologna, Pianura est e Pianura ovest.

Voglio installare un nuovo impianto a biomassa legnosa per riscaldamento domestico, che tipo di generatore posso installare?
A partire dal 6 febbraio 2024 in tutto il territorio regionale, in caso di nuovi impianti, è vietato installare generatori di calore a biomassa con prestazioni inferiori a quelle della classe a "5 stelle" per quanto riguarda le emissioni di particolato e COT.  I nuovi impianti non possono comunque avere prestazioni inferiori alle 4 stelle per gli altri parametri emissivi e di rendimento energetico.

Che tipo di pellet posso utilizzare?
Dal 1 ottobre 2018, in tutto il territorio regionale, per alimentare i generatori di calore a pellet per il riscaldamento domestico con potenza termica nominale <35kW, è obbligatorio utilizzare pellet che sia certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.
È obbligatorio anche conservare la pertinente documentazione.

 Perché dicono che le stufe e i caminetti inquinano?

L’impiego di biomassa solida - legna, cippato e pellet - per il riscaldamento domestico con caminetti o stufe è un fenomeno diffuso e consolidato, sia nelle zone collinari-montane e boschive della regione sia in pianura anche perché, nonostante sia caratterizzato da bassa efficienza energetica ed ambientale, consente gestioni personalizzate degli apparecchi per periodi di tempo segmentati.
Le biomasse legnose, però, se non gestite correttamente nel processo di combustione e nella manutenzione dell’impianto, possono provocare l’emissione in atmosfera di inquinanti nocivi per la salute.
Dall’inventario regionale delle emissioni (dati anno 2019) risulta, infatti, che le fonti principali di polveri sono rappresentate prevalentemente (circa il 54%) dal riscaldamento domestico a biomassa. La restante percentuale di polveri proviene, nell’ordine, dal trasporto su strada, dalle attività produttive e dai trasporti non stradali (porti, aeroporti e mezzi agricoli).
Le emissioni di polveri generate da piccoli apparecchi residenziali a biomassa sono quindi estremamente rilevanti e riconducibili ad un fattore di emissione di tre ordini di grandezza superiore a quello dei combustibili gassosi (v. figura seguente - Fonti emissive di PM10 per differenti tipologie di apparecchi di combustione).

Infografica sistemi di riscaldamento

I quantitativi di queste sostanze emessi in aria dipendono comunque da diversi fattori fra cui:

  • il tipo di impianto (stufa, caldaia, caminetto)
  • le sue caratteristiche energetiche ed emissive (classificazione a stelle)
  • la sua frequenza di manutenzione e di pulizia della canna fumaria
  • la tipologia di biomassa legnosa utilizzata, la sua pezzatura e il grado di umidità
  • le modalità di conduzione dell’impianto da parte dell’utilizzatore, nelle fasi di accensione e gestione della combustione

È importante pertanto, ove possibile, utilizzare gli impianti a metano.

In caso di utilizzo di stufe o caldaie a legna/pellet, è fondamentale ai fini di ottenere il miglior rendimento energetico ed ambientale, effettuare una periodica manutenzione dell’impianto e della canna fumaria.
La manutenzione della canna fumaria è fondamentale dal punto di vista della sicurezza, della vita degli apparecchi e dell’efficienza della combustione. La frequenza delle pulizie dipende da quanto viene utilizzato l’apparecchio: la norma prescrive la pulizia del camino ogni 40 quintali di legna o pellet bruciati, ovvero, nella maggioranza dei casi, circa una volta l’anno.

 Dovrei smaltire dei residui vegetali, posso bruciarli?

Il Decreto-legge 13 giugno 2023 n. 69 convertito con modificazioni dalla Legge n. 103 del 10 agosto 2023 prevede all’art. 10 il divieto di abbruciamento di materiale vegetale, di cui all’art. 182 comma 6-bis del D. Lgs. 152/2006, da novembre a febbraio e in luglio e agosto, nelle zone di qualità dell'aria delle Regioni del bacino padano, inclusa l'Emilia-Romagna, in cui nell'anno precedente a quello di comunicazione alle competenti autorità europee risultano superati i valori limite giornaliero o annuale previsti per il PM10.
Per garantire il raggiungimento degli obiettivi di piano, tutelare la qualità dell’aria regionale e prevenire possibili superamenti, il PAIR 2030 integra in sè le disposizioni del decreto in maniera strutturale nel periodo autunno-inverno, prevedendo il divieto di abbruciamento di residui vegetali dal 1°ottobre al 31 marzo di ogni anno nelle zone Pianura ovest, Pianura est e Agglomerato di Bologna.

Sono sempre fatte salve deroghe a seguito di prescrizioni emesse dall’Autorità Fitosanitaria per emergenze fitosanitarie.

Altre deroghe al divieto
Condizioni

Gli abbruciamenti in deroga al divieto sono consentiti solo se:

  • non sono attivate le misure emergenziali per la qualità dell’aria (Bollettino Liberiamo l’aria);
  • non è stato dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi;
  • vengono effettuati da parte del proprietario o del detentore del terreno;
  • vengono rispettate le modalità previste dal D. Lgs. 152/2006 (piccoli cumuli non superiori a tre metri steri per ettaro al giorno);
  • vengono rispettate le modalità di abbruciamento indicate in questa pagina;
  • l’area in cui si pratica l’abbruciamento non è raggiungibile dalla viabilità ordinaria (strade, pubbliche e private, percorribili da veicoli idonei alla raccolta di residui vegetali).


Quando si possono utilizzare le deroghe

  • nei mesi di marzo e ottobre di ciascun anno per 2 giorni totali;
  • se l’abbruciamento viene effettuato in zona svantaggiata, nel periodo dal 1° ottobre al 31 marzo di ciascun anno per 2 giorni totali;
  • per le superfici investite a riso, a seguito di indicazioni emesse dall’Autorità fitosanitaria, nei soli mesi di ottobre e marzo; se tali superfici ricadono in zona svantaggiata, nel periodo dal 1° ottobre al 31 marzo.

L'abbruciamento deve essere comunicato. Per maggiori informazioni visita la pagina Comunicare un abbruciamento controllato (applicativo web).

 Sono un agricoltore, nel periodo dal  1° ottobre al 31 marzo posso effettuare spandimenti di liquami?
In tutti i comuni di pianura, in caso di attivazione delle misure emergenziali, è vietato lo spandimento dei liquami zootecnici senza interramento immediato o iniezione diretta al suolo. Sono fatte salve le deroghe per sopraggiunto limite di stoccaggio, verificato dall’autorità competente al controllo. Ulteriori informazioni sugli spandimenti sono contenute nei Bollettini nitrati.

In ogni caso il PAIR2030 prevede dal 1° ottobre al 31 marzo, nelle zone di Pianura ovest, Pianura est e dell’Agglomerato di Bologna l’obbligo di interramento dei liquami e del digestato non palabile entro le 12 ore dallo spandimento, fatta eccezione per terreni con copertura vegetale in atto o con semina già effettuata.

Inoltre, per la distribuzione di liquami e del digestato non palabile su terreni con pendenza media minore del 15%, nelle zone di Pianura Ovest, Pianura Est e dell’Agglomerato di Bologna, è obbligatorio adottare sistemi di erogazione a pressione non superiore alle 2 atmosfere all’uscita del sistema di distribuzione tali da non determinare la polverizzazione del getto, ovvero sistemi di distribuzione che abbiano una maggiore efficacia nel contenimento delle emissioni quali, ad esempio, quelli indicati alle tabelle al paragrafo 11.5.3.5 della Relazione generale.